ARISTOTEICHES (᾿Αριστοτείχης)
Supposto incisore di gemme, il cui nome è noto solo per uno scarabeo proveniente da Pergamo, su cui è rappresentata una leonessa che si allunga in atteggiamento minaccioso. Il tratto calligrafico e lineare della incisione e le analogie con monete di Mileto e del Chersoneso tracico, ne definiscono chiaramente lo stile, ionico d'Asia Minore, e la data, fine del VI-inizi del V sec. a. C. L'iscrizione è coeva, ma è dubbio se indichi l'incisore o il proprietario della gemma.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 604 s.; A. Furtwängler, in Jahrbuch, III, 1888, p. 194 ss., tav. VIII, 2 (= Kleine Schriften, II, 1913, p. 185 s., tav. XXVI, 2); id., Gemmen, I, tav. VIII, 43; II, p. 40, 43; O. Rossbach, in Pauly-Wissowa, II, 1896, c. 1011, s. v.; E. Pernice, in Thieme-Becker, II, 1908, p. 108, s. v.