ARISTONE di Iulide in Ceo
Filosofo peripatetico del terzo secolo avanti Cristo; fu probabilmente il successore di Licone nella carica di scolarco. È ricordato da Antioco di Ascalona e da Cicerone per l'eleganza dello stile, a cui non pare si accompagnasse un'adeguata profondità di pensiero. I pochi frammenti che di lui si conservano hanno per lo più contenuto storico: sembra anzi ch'egli abbia scritto una storia del Peripato, a cui può aver attinto Diogene Laerzio. Del resto, molti scritti a lui attribuiti sono con maggior probabilità da ascrivere all'altro filosofo, stoico, Aristone di Chio (v.), di cui già nell'antichità si sospettava la confusione col precedente (per facile scambio fra Κεῖος e Χῖος specialmente nella pronuncia più tarda) in tali attribuzioni.
Bibl.: H. v. Arnim, De A. perip. apud Philodemum Vestigiis, Rostock 1900; C. Jensen, A. v. K. bei Philodem, in Hermes, XLVI (1911), pp. 393-406; e cfr. l'appendice bibliografica in Ueberweg, Grundriss d. Gesch. d. Philos., I, 12ª ed., Berlino 1926, p. 157.