ARISTOMENES (᾿Αριστομένης, Aristoménes)
2°. - Pittore greco di Taso di età ignota. Vitruvio (De arch., iii, praef. 2) parla di lui come di un buon pittore, ma che non raggiunse la fama che meritava. In un epigramma di Antipater di Tessalonica (Anth. Pal., vi, 208), è ricordato un quadro, ex-voto di tre etere ad Afrodite attribuito ad un artista di nome Aristomachos, della regione dello Strimone; ma poiché in un manoscritto il nome di tale artista appare nella forma ᾿Αριστομένους, accanto a quella ᾿Αριστομάχου, è possibile la sua identificazione col pittore di Taso ricordato da Vitruvio.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2112-2113; H. Brunn, Gesch. d. gr. Künstl., Stoccarda 1889, I, p. 301 ss.; O. Benndorf, De anth. Gr. epigr., 1881, p. 50, 1; O. Rossbach, in Pauly-Wissowa, II, c. 950, s. v., n. 16 e c. 546, s. v. Aristomachos, n. 22; B. Sauer, in Thieme-Becker, II, s. v.; E. Pfuhl, Mal. und Zeichn., Monaco 1923, p. 917.