Ateniese, figlio di Nicofemo amico e collaboratore di Conone, fu assieme al padre arrestato e messo a morte per ordine di Atene in Cipro (389 a. C.) mentre i suoi beni venivano confiscati in patria. Per il recupero di tali beni a profitto degli eredi di A., Lisia scrisse due orazioni, una perduta e l'altra pervenutaci (la XIX).