Filosofo (seconda metà del sec. 2º d. C.), maestro di Alessandro di Afrodisiade; peripatetico, con motivi stoicizzanti (soprattutto per quanto concerne la dottrina dell'intelletto divino, insito in varia misura in tutte le cose). La sua opera principale, Sulla filosofia, di cui restano frammenti, fu uno dei più importanti lavori dossografici.