Publio Elio Aristide Teodoro Eudemone (n. Adriani, Misia, 117 o 129 - m. 185 o 189 d. C.) fu retore ad Atene e in altre città di Grecia, Asia, Egitto e a Roma. Per quanto si proponesse Demostene come modello, A. fu in realtà letterato e maestro di retorica. Dei 55 discorsi di A. giunti a noi, alcuni trattano argomenti del passato, come i Leuttrici, ispirati alla storia di Tucidide; altri hanno carattere polemico, come la difesa della Retorica contro Platone; di argomento personale sono i Discorsi sacri, su una malattia di A. ch'egli curò a Pergamo al santuario di Asclepio; i due discorsi Alle città per la concordia e Ai Rodiesi per la concordia mostrano una isocratea idealità politica di unione. Ma l'orazione più significativa è l'Encomio di Roma, che mostra come A. comprenda ed esalti la grandezza di Roma. Scrisse anche un trattato di retorica. Il suo stile è spesso involuto. Si è riconosciuta l'immagine di A. in una statua seduta di filosofo della Biblioteca Vaticana: ritrae un uomo in età abbastanza avanzata, con chioma (in gran parte diradata dalla calvizie) e barba ricciute, folti baffi.