ARISTIDE Quintiliano ('Αριστείδης, Aristides Quintihanus)
Originario di Adria nella Misia, visse a Smirne. Incerta l'epoca: secondo il Westphal, il Jahn, il Riemann, apparterrebbe al sec. II d. Cr.; secondo lo Zeller e il Caesar al sec. III o, fors'anche, al sec. IV, in quanto egli ripete una dottrina di Porfirio. Di lui ci pervenne un trattato Περί μουσικῆς (Sulla musica), in tre libri, che abbraccia tutta la teoria musicale degli antichi, opera di compilazione per la quale A. si valse largamente di scritti altrui (Damone di Atene, Aristosseno, Dionigi di Alicarnasso), cadendo anche in ripetizioni e contraddizioni. Il libro I contiene: teoria delle gamme, ritmica, metrica; il II caratteri etici della musica; il III analogie tra musica e mondo fisico. Opera, ad ogni modo, importante, per la sua completezza e le sue fonti.
Manoscritti: a Venezia (Marciana); Roma (Vaticana); Napoli; Modena, Parigi; Vienna (Imperiale); Monaco; Lipsia (Civica); Londra (British Museum).
Edizioni: Meibom, Amsterdam 1652 (testo e imperfetta traduzione latina); R. Westphal, Fragmente und Lehrsätzen, 1861 (brani su ritmica e metrica); J. Caesar, Grundzüge der griechischen Rhythmik, Marburgo 1861 (lo stesso), H.A. Jahn, Berlino 1882 (l'intero testo).
Bibl.: H. Deiters, De A. Q. doctrinae armonicae fontibus, Düren 1870; G. Studemund, critica del testo, in Breslauer philol. Abhandl., I, iii; K. v. Jan, critica del testo, in Berl. Phil. Wochenschrift, 1882; Ch. Em. Ruelle, Le musicographe A. Q., in Sammelb. d. int. Musikges., XI; G. Seydel, Symbolae and doctrinae Graecorum harmoniae historiam, Lipsia 1907.