ARIO DIDIMO ("Αρειος Δίδυμος)
DIDIMO Filosofo di Alessandria, vissuto nell'età augustea. È specialmente noto come dossografo, avendo composto un compendio ('Επιτομή) di storia della filosofia, alcuni passi del quale sono citati da Clemente Alessandrino e da Eusebio nella Praeparatio evangelica, e due, più ampî, sono riferiti nelle Ecloghe di Stobeo. Questi ultimi trattano dell'etica stoica e peripatetica; e come stoico vien considerato Ario Didimo, sebbene abbia piuttosto sentito l'influsso di Antioco di Ascalona, e abbia professato un analogo eclettismo. Famigliare di Augusto, fu suo maestro di filosofia, e scrisse a Livia, dopo la morte di Druso (9 a. C.), uno scritto consolatorio, di cui è conservato un lungo frammento nell'ad Marciam di Seneca (4 segg.).
Per i frammenti v. E. Zeller, Die Philosophie d. Griechen, III, 1, 4ª edizione, p. 637, n. 1; E. Diels, Doxographi Graeci, Berlino 1879, p. 445 segg.