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Sharon, Ariel (nato Scheinerman)

Lessico del XXI Secolo (2013)
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Sharon, Ariel (nato Scheinerman)


Sharon, Ariel (nato Scheinerman). – Militare e politico israeliano (n. Kfar Malal 1928). Giovanissimo (1942) aderì all'Haganah, la principale organizzazione militare clandestina sionista attiva in Palestina durante gli anni del mandato britannico. Dopo aver partecipato alla guerra arabo-israeliana del 1948 e all'invasione del Sinai nel 1956, si distinse in numerose azioni di rappresaglia contro il terrorismo palestinese e nel 1967 partecipò alla guerra dei Sei giorni. Ritiratosi dall'esercito nel 1973, fu richiamato nell'ottobre dello stesso anno allo scoppio della guerra dello Yom Kippur. Dedicatosi alla politica, nel 1973 fu tra i fondatori del Likud. Eletto alla Knesset nel dicembre 1973, si dimise un anno dopo quando fu nominato consigliere di sicurezza del primo ministro laburista Y. Rabin. Nuovamente eletto nel 1977, divenne ministro dell'Agricoltura e avviò un piano estensivo di colonizzazione ebraica nella striscia di Gaza, nel deserto del Negev, sulle alture del Golan, ecc., tutte zone considerate strategicamente determinanti per la difesa militare di Israele. Ministro della Difesa (1981-83) durante la guerra in Libano, si dimise dopo essere stato giudicato indirettamente responsabile del massacro di palestinesi compiuto dai falangisti libanesi nei campi profughi di Ṣabrā e Šātīlā (sett. 1982), giudizio espresso da una commissione d'inchiesta promossa dal governo israeliano. Più volte ministro nel corso degli anni Novanta, nel 1999 divenne segretario del Likud. Il 28 settembre 2000 si rese protagonista di una discussa visita alla Spianata delle moschee di Gerusalemme, gesto considerato una provocazione dalla popolazione palestinese. Vincitore con oltre il 62% dei voti nelle elezioni speciali del febbraio 2001 per la carica di primo ministro, nel mese di marzo presentò il suo governo di unità nazionale alla Knesset mostrandosi deciso a rispondere con la forza al terrorismo palestinese (occupazione delle città della Cisgiordania; assedio al quartier generale di ‘Arafāt a Ramallah). Ancora vincitore con una schiacciante maggioranza nelle elezioni del gennaio 2003, S. si rifiutò di riprendere le trattative con i palestinesi lasciando cadere nel vuoto anche il piano di pace della road map (v.) concordato da Stati Uniti, Russia, Unione Europea e Nazioni Unite. Per proteggere il territorio israeliano dagli attentati palestinesi suicidi che colpivano drammaticamente la popolazione, tra il 2003 e il 2004 proseguirono incessantemente i lavori di costruzione della barriera difensiva di sicurezza, iniziati già nel corso del 2002, che recintarono tutta la Cisgiordania, da nord a sud, determinando un drastico peggioramento delle condizioni di vita dei palestinesi. Nel febbraio 2004 giunse a sorpresa la decisione di S., che divise il Paese e il suo stesso partito, di ritirare le truppe israeliane da Gaza e di smantellare tutti gli insediamenti ebraici presenti nella Striscia: l’evacuazione, effettuata nell’agosto 2005, incontrò le resistenze dei coloni e non favorì la ripresa del processo di pace con i palestinesi che anzi ravvisavano nell’iniziativa unilaterale di S. la volontà di non riaprire un tavolo negoziale. Alla fine del 2005 la coalizione di governo guidata da S., da tempo vacillannte, entrò definitivamente in crisi; S. convocò elezioni anticipate per il marzo 2006 e contestualmente abbandonò il Likud per fondare un nuovo partito di centro, Kadima, ma nel mese di gennaio 2006 un ictus segnò la fine della sua carriera politica, e le consegne passarono al suo vice Ehud Olmert, che lo sostituì anche alla guida di Kadima.

Vedi anche
Ehud Olmert Olmert ‹ò-›, Ehud. - Uomo politico israeliano (n. Binyamina 1945). Esponente del Partito conservatore Likūd, eletto nella Knesset, l'assemblea nazionale, nel 1973, ha avuto il suo primo incarico ministeriale nel 1988 ed è stato ministro della Salute (1990-92). Nominato ministro dell'Industria nel governo ... Palestina Palestina (ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si trapassa insensibilmente nelle zone aridissime del Deserto Siriaco, a E, e del Sinai a S. ... Cisgiordània Cisgiordània Nome con il quale si designa comunemente quella parte della Palestina (comprendente, fra l'altro, il settore orientale di Gerusalemme), detta anche West Bank, con riferimento al territorio situato sulla riva occid. del fiume Giordano, che fu annessa alla Giordania nell'apr. 1950 e occupata ... Likud ("consolidamento").- Fondato nel 1973, il Likud, la maggiore formazione politica israeliana di centro-destra, ha conosciuto nei primi anni del 21° secolo una profonda crisi per la fuoriuscita del suo leader A. Sharon, contrastato dal suo stesso partito per la sua decisione di evacuare la Striscia di ...
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  • SPIANATA DELLE MOSCHEE
  • DESERTO DEL NEGEV
  • STRISCIA DI GAZA
  • ALTURE DEL GOLAN
  • UNIONE EUROPEA
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    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)
    Ciro Lo Muzio Militare e uomo politico israeliano, nato a Kfar Malal il 26 febbraio 1928. Appartenente a una famiglia ebrea immigrata dalla Russia, il cui cognome originario era Scheinermann, a soli 14 anni entrò a far parte del Gadna, un battaglione paramilitare giovanile, e più tardi del Haganah, ...
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    Militare e uomo politico israeliano (Kfar Malal, Palestina, 1928 - Ramat Gan 2014). Giovanissimo (1942) aderì all'Hagānāh, la principale organizzazione militare clandestina sionista attiva in Palestina durante gli anni del mandato britannico. Dopo aver partecipato alla guerra arabo-israeliana del 1948 ...
Vocabolario
nato
nato part. pass., agg. e sost. [lat. natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – Come participio con valore verbale, oltre agli usi già indicati sotto il verbo (v. nascere), ha qualche altro uso partic.: i n. nel segno della Bilancia; appena...
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