ARIANO nel Polesine (A. T., 24-25-26)
Sorge sulla sinistra del Po di Goro, ed è uno dei comuni più meridionali della provincia di Rovigo e del circondario di Adria. Ha 11.039 abitanti, (1921) di cui 2069 nel capoluogo, altri 1000 circa distribuiti in centri minori, il resto sparsi in campagna. Il comune si stende sopra un'estensione di 79,12 kmq., in un terreno recente di bonifica, coltivato a grano, barbabietole, ricino, tabacco e ortaggi. Oltre alle frazioni di S. Maria e Rivà, dipendono da esso anche i terreni dell'isola d'Ariano magnificamente coltivata e bonificata. Tali terreni sono compresi fra il Po di Contarina (Po Grande) e il Po di Goro, ed hanno un'area di 5000 ettari circa. Ai grandi lavori di bonifica si deve lo straordinario incremento della popolazione, che in un quarantennio è più che raddoppiata, poiché nel 1881 superava di poco i 5000 ab. (6781 nel 1901 e 9380 nel 1911). La stazione ferroviaria più vicina ad Ariano è quella di Adria (km. 15), ma Ariano ha un vasto servizio regolare d'automobili per Ariano Ferrarese, Codigoro, Mezzogoro e Mesola, che si trovano nella vicina provincia di Ferrara.
La storia di Ariano è strettamente collegata alle vicende del delta Padano, dei rami del Po e dell'opera di sedimentazione da questo compiuta. Soprattutto sul suo territorio, che si può considerare un'isola di laguna, avvicinata e congiunta alla terraferma attraverso gli interramenti delle torbide padane, ha influito l'azione dei due rami del Po di Goro e del Po della Maestra. Certamente diminuì l'importanza di Ariano, con l'abbandono della via di traffico per il ramo di Goro, tanto più impoverito quanto più la massa delle acque fu inalveata per il ramo della Maestra. Ma la bonifica, remota e recente, delle paludi tra i due rami, ha accresciuto il valore economico di questo centro agricolo del basso Po.