MNOUCHKINE, Ariadne
Regista teatrale e cinematografica francese, nata a Boulogne-Billancourt nel 1939. Dopo alcuni tentativi condotti con l'associazione teatrale degli studenti della Sorbona di Parigi, dove frequentava i corsi di psicologia, la M. ha fondato nel 1964 il "Théâtre du Soleil", cooperativa mobile che univa all'attività scenica spiccato interesse per l'esperienza comunitaria.
Partendo da spettacoli di tipo tradizionale (I piccoli borghesi di Gorkij, 1964; Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, 1967), la cooperativa propone con I clown (1969) un allestimento di tipo nuovo che evita il testo drammatico, garantendo così la partecipazione di ogni attore alla creazione, e rende possibile l'utilizzazione di forme popolari di espressività. Attraverso il recupero della commedia dell'arte, del teatro cinese e del mestiere del pagliaccio, assunti rispettivamente come modelli per la creazione dei personaggi e la strutturazione della storia, la M. ripercorre l'itinerario brechtiano giungendo però a una concezione diversa del teatro che, se conserva l'elemento epico ("si recita raccontando e si racconta recitando") e l'impegno al mutamento in senso progressista della società, evita ogni connotazione politica e ogni intento didattico ponendosi essenzialmente come teatro dell'attore.
Produttore del testo, creatore degli spazi scenici - definiti dalla sua sola presenza - l'attore è il vero protagonista del "Théâtre du Soleil", mentre il regista si trasforma da dittatore in agente di stimolo della ricerca che l'interprete opera su sé stesso e sulla materia.
La produzione successiva della compagnia si è confrontata con situazioni storiche rese attraverso grandiose rivisitazioni corali (1789 La rivoluzione deve arrestarsi alla perfezione della felicità, rappresentato a Milano nel 1970; 1793, rappresentato a Parigi nel 1973) o attraverso l'apologo (L'âge d'or, Teatro delle Nazioni, Varsavia, Biennale di Venezia, 1975). Per il Piccolo Teatro di Milano la M. ha diretto nel 1969 La cucina di A. Wesker.
Al cinema la M. si è accostata nel 1977 con una riduzione filmata del suo spettacolo teatrale 1789 e con un complesso Molière, presentato nel 1978 al 31° Festival cinematografico di Cannes.