ARGYLL, George Douglas Campbell, VIII duca di
Uomo politico britannico, nato il 30 aprile 1823 ad Ardencaple Castle (Dumbartonshire), era secondogenito del VII duca, di cui divenne erede col titolo di marchese di Lorne, alla morte del primogenito, nel 1837. Studiò privatamente, acquistando una soda cultura scientifica e politica. Divenuto alla morte del padre, nel 1847, duca di Argyll, fu sostenitore delle idee politiche di Peel e specialmente del libero scambio, e appoggiò il ministero Russell, erede della tradizione peeliana. Venuto al potere il ministero di coalizione con a capo lord Aberdeen, l'A. vi entrò come Lord del sigillo privato, e sostenne vigorosamente la politica orientale del governo che condusse alla guerra di Crimea, perché simpatizzava con la Turchia. Rimase in carica, dopo le dimissioni di Aberdeen, sotto lord Palmerston nel 1855, divenendo ministro delle poste; si dimise con Palmerston nel 1858, ma fu di nuovo Lord del sigillo privato, quando Palmerston tornò al potere l'anno seguente, e rimase in carica sotto il conte Russell dopo la morte di Palmerston nel 1865, fino alla caduta del ministero nel 1866. Nella camera dei Lords aveva difeso con grande energia il ministero contro gli attacchi dei conservatori, e durante la guerra di secessione americana aveva fatto dichiarazioni favorevoli agli stati del Nord, perché riteneva utile il mantenimento dell'unione. Quando nel 1868 Gladstone andò al potere, l'A., già noto per la sua brillante eloquenza e la sua rigida indipendenza di carattere, fu scelto a ministro delle Indie. In tale carica diede prova di grandi qualità amministrative, formò una vera politica estera indiana e introdusse utili riforme finanziarie e sociali e provvedimenti per combattere la carestia. Era favorevole alla politica dì Gladstohe per la separazione della Chiesa dallo Stato in Irlanda e anche a certe riforme politiche per l'isola. Caduto il ministero nel 1874, l'A. fu all'opposizione, severo critico della politica orientale del ministero Beaconsfield e dei risultati del congresso di Berlino, riassumendo le sue critiche nell'opera The Eastern Question (1879). Tornato al potere Gladstone nel 1880, l'A. fu di nuovo ministro come Lord del sigillo privato, non potendo per ragioni di salute accettare una carica più ardua. Quando Gladstone presentò il suo progetto per la riforma agraria per l'Irlanda, l'A. si dimise dal ministero (8 aprile 1881), dichiarandosi contrario ha qualsiasi misura tendente a distruggere la proprietà col "privarla delle condizioni necessarie all'esercizio di essa". Tornò quindi alla vita privata, ma continuò ad occuparsi dei varî problemi del giorno - l'Irlanda, l'India, l'Egitto - e osteggiò spietatamente il progetto di Gladstone per il Home Rule irlandese presentato nel 1886, unendosi al gruppo liberale unionista (così si chiamavano i liberali ostili al progetto Home Rule), come pure il secondo progetto analogo del 1892. Si riunì al suo vecchio capo nel tentativo di portar soccorso agli Armeni nel 1895. Morì il 24 aprile 1900.
Come scienziato, diede utili contributi alla geologia, e si occupò anche del problema dell'evoluzione, opponendosi alle teorie di Darwin e polemizzando con Spencer e Huxley. I suoi meriti scientifici gli valsero l'elezione alla Royal Society e la nomina a cancelliere dell'università di St. Andrews (1851) e a rettore di quella di Glasgow (1854). Fra le sue opere sono da ricordare: India under Dalhousie and Canning (1865), Iona (1870), The Eastern Question, 2 voll. (1879), The New British Constitution and its Master Builders (1888), Irish Nationalism (1893), The Unseen Foundations of Society (1893), Application of the Historical Method to Economic Science (1894), The Philosophy of Belief, or Law in Christian Theology (1896), oltre a molti discorsi, articoli, opuscoli su varî argomenti politici, religiosi, storici e scientifici.
Bibl.: Autobiography and Memoirs of the 8th Duke of Argyll, edito dalla vedova (1906); articoli in Encyclopaedia Britannica e in Dictionary of National Biography (1° suppl., 1901).