ARGYLL, conti, marchesi e duchi di
Famiglia storica scozzese del casato di Campbell. I primi di cui vi sia ricordo furono i Campbell di Loch Awe, uno dei clans dell'Argyllshire (Scozia occidentale) che fino al 1222 costituiva uno staterello indipendente; in seguito venne a far parte del regno di Scozia, ma la famiglia rimase sempre potentissima. Colin Campbell, col suo matrimonio con Isabel Stewart figlia e coerede di John, terzo lord Lorne, e con l'acquisto delle terre dell'altro coerede, stabilì la supremazia della famiglia nella regione, e nel 1457 fu creato primo conte di Argyll da Giacomo II re di Scozia. Archibald Campbell, secondo conte, coprì varie cariche pubbliche, fra cui quella di lord delle Isole (1499); cadde alla battaglia di Flodden (9 settembre 1513), dove comandava l'ala destra scozzese. Colin Campbell terzo conte (morto nel 1530), figlio del precedente, fu incaricato della repressione di una rivolta dei Highlanders a favore di sir Donald of Lochalsh che era stato proclamato lord delle Isole; estese i dominî della famiglia ed ebbe varie e importanti cariche.
Archibald Campbell, quinto conte (1530-1573), verso il 1556 aderì alla riforma religiosa proclamata da John Knox, fondatore della chiesa presbiteriana scozzese. Aveva dapprima appoggiato Maria Stuarda divenuta regina di Scozia; l'abbandonò quando ella sposò lord Darnley, per riunirsi più tardi nuovamente a lei. Vi è anzi ragione di credere che egli sia stato complice negli assassinî di Rizzio e di Darnley e anche del reggente Murray, suo nemico personale. Comandò le truppe della regina, e si deve alla sua imperizia la sconfitta di Langside, nel 1568. Il settimo conte Archibald Campbell (1576-1638) si fece cattolico e servì negli eserciti di Filippo III di Spagna: perciò l'amministrazione dei beni della famiglia fu affidata al figlio Archibald Campbell (1607-1661), divenuto poi ottavo conte e primo marchese, il quale disponeva allora di 20.000 vassalli ed era il più potente signore del regno. Nelle guerre religiose difese i Covenanters contro Carlo I d'Inghilterra e fece mutare la costituzione scozzese nel senso che la corona h privata del suo potere assoluto e l'autorità affidata ad un'assemblea rappresentativa: situazione che Carlo finì con l'accettare, riconciliandosi anzi coll'A. e creandolo marchese. Nella guerra civile l'A. aderì al "parlamento lungo" e lottò contro i realisti in Scozia, ma fu sconfitto più volte dal Montrose, finché questi non fu definitivamente battuto a Philiphaugh nel 1645. Quando l'anno seguente il re si arrese ai parlamentari, l'A. si fece intermediario nelle trattative, cercando di moderare le pretese del parlamento e di indurre il re ad accettarle; tentò pure di favorire le libertà scozzesi in alleanza coi parlamentari. Ma ruppe con questi dopo che fu giustiziato il re, e appoggiò Carlo II, quando venne in Scozia, incoronandolo a Scone nel 1651. Ma aveva perduto la sua autorità e il potere passò alla fazione dei Hamilton; anche economicamente si era rovinato e fu perfino arrestato per debiti. Quando Riccardo Cromwell ebbe il potere in Inghilterra (1659), l'A. fu eletto deputato per l'Aberdeenshire. Alla restaurazione di Carlo II egli si presentò a Whitehall per fare i suoi omaggi al nuovo re, ma fu arrestato e processato per alto tradimento a causa della sua collaborazione con Cromwell; condannato a morte, fu decapitato il 27 maggio 1661.
Archibald Campbell, nono conte, primogenito del precedente (1629-85), nella guerra civile fu realista dichiarato, mettendosi perciò contro suo padre. Fu arrestato nel 1657, ma poi liberato, e alla restaurazione fu bene accolto da Carlo II. Arrestato in seguito e condannato a morte per le sue aspre critiche contro il governo, nel 1663 vide cassata la sentenza e ritornò in possesso dei suoi beni e titoli. Fu sempre rigido protestante, ciò che lo rese odioso a Giacomo duca di York (il futuro re Giacomo II); nel 1681 fu di nuovo arrestato e condannato a morte; riuscì a fuggire in Olanda e nel 1685 appoggiò il tentativo di rivolta contro Giacomo II del duca dì Monmouth, recandosi all'uopo in Scozia. Ma i suoi clansmen non lo seguirono, e il 18 giugno fu fatto prigioniero. Il re ordinò che fosse giustiziato in base alle accuse mossegli nel processo del 1681, e la sentenza fu eseguita il 29 dello stesso mese.
Archibald Campbell, decimo conte e primo duca di A. (1651-1703) dopo la morte del padre si dichiarò realista per ottenere la revoca della confisca dei beni paterni; ma non essendovi riuscito si recò in Olanda, mettendosi al seguito di Guglielmo d'Orange, partecipando poi con lui alla spedizione contro Giacomo II nel 1688. Salito al trono d'Inghilterra Guglielmo, l'A. fu scelto nel 1689 come uno dei commissarî incaricati di offrirgli il trono della Scozia; e l'anno successivo gli furono restituiti i beni confiscati al padre. Ma siccome il clan dei Mac Donald si era rifiutato di sottomettersi alla sua autorità, organizzò la terribile strage nota col nome di massacro di Glencoe, che infamò il suo nome come quello di traditore in tutto il paese. Ricoprì altre importanti cariche e nel 1701 fu creato duca d'A. Morì il 20 settembre 1703.
John Campbell, secondo duca d'Argyll e duca di Greenwich (1678-1743), entrò nell'esercito nel 1694. Fu uno dei lords of session, collaborò all'unione dei regni di Scozia e Inghilterra, ed ebbe in premio il titolo di barone di Chatham e conte di Greenwich (1705); cinque anni dopo fu anche insignito dell'ordine della Giarrettiera. Promosso generale, si distinse nelle guerre di Fiandra sotto il duca di Marlborough, specialmente alle battaglie di Oudenarde e Malplaquet; comandò anche per breve tempo l'esercito britannico in Spagna, donde dovette partire per malattia. La franchezza con la quale criticò la politica del governo gli fece perdere i suoi incarichi; li riebbe in seguito per riperderli di nuovo per la stessa ragione. Nel 1715 fu nominato generale in capo per la soppressione della ribellione giacobita, e fece ciò senza grande spargimento di sangue; nel 1719 fu creato duca di Greenwich e nel 1735 maresciallo. Morì il 4 ottobre 1743 e i suoi titoli scozzesi passarono al fratello, mentre quelli inglesi si estinsero con lui.
Archibald Campbell, terzo duca (1682-1761), nato a Ham House (Surrey), fu anch'egli distinto ufficiale e servì sotto Marlborough nelle Fiandre. Fu uno dei commissarî per l'unione dei regni di Scozia e d'Inghilterra nel 1705, e in seguito fu uno dei 16 pari scelti per rappresentare la Scozia al parlamento comune. Creato conte d'Islay (pari scozzese), fu nominato consigliere privato nel 1711; comandò l'esercito reale alla battaglia di Sheriff muir nella ribellione del 1715; fu custode del sigillo privato nel 1721; in seguito fu incaricato dal Walpole di trattare gli affari scozzesi, e dopo i disordini detti i Poriteous Riots fu inviato a Edimburgo per la repressione. Per stimolare la lealtà alla corona fra gli Scozzesi provvide alla creazione dei reggimenti di Highlanders, reclutati localmente e destinati ad avere una parte distintissima nei fasti militari della Gran Bretagna. Alla morte del fratello divenne terzo duca d'A. Uomo colto e siudioso, raccolse un'importante biblioteca, fu cancelliere del Marischal College ad Aberdeen e attivo promot0re dell'istruzione superiore in Scozia. Non avendo lasciato figli legittimi, il ducato passò ai discendenti del nono conte. John,. quinto duca (1732-1806), seguì la carriera militare, comandò il reggimento Black Watch e fu promosso maresciallo. Rappresentò Glasgow e poi Dover al parlamento, finché nel 1766 fu creato pari d'Inghilterra col titolo di lord Sunridge, titolo col quale i duchi d'Argyll sedettero nella camera alta fino al 1892.
Bibl.: Su Archibald Campbell, ottavo conte e primo marchese, v. J. Willcock, The Great Marquis: Life and Times of Archibald Marquis of Argyll, Edimburgo-Londra 1903; A. Lang, History of Scotland, III, Edimburgo e Londra 1904. Su Archibald Campbell, nono conte, J. Willcock, A Scots Earl in Covenanting Times, 1908. Inoltre, sui varî membri della famiglia, Dict. of National Biography, s. v. Campbell.