argomento
. Il termine, derivato del latino argumentum, indica in generale un procedimento ragionativo svolto secondo le regole logico-dialettiche. Una vasta esemplificazione degli usi tecnici del termine latino si trova in D., specialmente in Mn III II 1 principium... in virtute cuius aperiendae veritatis argumenta formentur (dove a. denota una ‛ argomentazione apodittica '), II X 9, III IV 12 (vis argumenti) e 21, Ep XIII 74 (‛ materia et forma argumenti '), Mn III VI 7 argumentum... ‛ a toto ad partem ', XIV 10 (argumentum ducens ad inconveniens '), I V 2, II II 7, III IV 1, V 1, IX 2, X 3 (a. ‛ ex auctoritate '); cfr. anche Quaestio 3, 17, 79, 85 (dove a. designa, secondo la terminologia delle dispute medievali, il contenuto delle argomentazioni portate a sostegno o contro una tesi), VE I X 4 ed Ep VI 17.
Eccettuate la Vita Nuova e le Egloghe, dove non compare mai (neppure nel Detto), la parola ha numerosi esempi nelle restanti opere. Il maggior numero di tali occorrenze si riferisce al significato ancor oggi più comunemente diffuso di " ragionamento " addotto a sostegno di una tesi o adoperato come mezzo di persuasione: Rime CXVI 26 Quale argomento di ragion raffrena, ove tanta tempesta in me si gira ?; Cv I XI 16 La quarta [setta ‛ contr'a nostro volgare '] si fa da uno argomento d'invidia (inoltre I XI 2, III I 10); If XXVII 106 Allor mi pinser li argomenti gravi / là ' ve 'l tacer mi fu avviso 'l peggio; Pd IV 89 E per queste parole... / è l'argomento casso / che t'avria fatto noia ancor più volte. Una particolare accezione del termine si ha nel Convivio, laddove ricorre nel senso di " argomentazione probabile " - cioè che muove da premesse non necessarie - ovvero, in quanto a. ‛ sofistico ', nel senso di ragionamento che utilizza appieno le tecniche della disputa medievale, miranti a render valido l'a. più che a raggiungere una verità. Tali tecniche, al tempo di D., venivano complessivamente designate come Dialettica (v.). In Cv II XIII 12 la Dialettica... va più velata che nulla scienza, in quanto procede con più sofistici e probabili argomenti più che altra, il ‛ velame ' della scienza dialettica è determinato dalla mancanza di certezza apodittica nelle sue argomentazioni, quale invece si riscontra nella logica che, valendosi delle tecniche sillogistiche, parte da premesse necessarie per trarne conclusioni certe. In XIV 19 la Divina Scienza... non soffera lite alcuna d'oppinioni o di sofistici argomenti, in quanto alla teologia, che ha come suoi principi gli articoli di fede e fonda la sua certezza su premesse necessarie, è estranea ogni argomentazione opinabile, basata sull'abilità dialettica e sulla discussione litigiosa. In Pd XXVI 25 Per filosofici argomenti / e per autorità che quinci scende / cotale amor convien che in me si 'mprenti, il termine ha il significato più generico di " dottrina " filosofica.
In Pd XV 79 voglia e argomento ne' mortali / ... diversamente son pennuti in ali, indica la capacità di argomentare che, per l'imperfezione e la limitatezza dell'umana natura, è inadeguata rispetto al desiderio, al sentimento, mentre nei beati l'affetto e 'l senno (v. 73) si corrispondono perfettamente (il Serravalle chiosa: " Scio bene quod velle est maius quam posse, quia multum volunt mortales quae non possunt ").
In Pg XXXI 75 e quando per la barba il viso chiese, ben conobbi il velen de l'argomento, indica il contenuto del discorso di Beatrice e il modo amaro e pungente dell'espressione da lei usata nel redarguire Dante.
Le altre accezioni del vocabolo sono più particolarmente proprie della lingua antica. Col significato di " segno ", " indizio ", ricorre in Cv III IV 5: l'accusarsi di una colpa di cui non si deve temere di essere incolpati argomento di colpa è, non purgamento; Pd IV 68 Parere ingiusta la nostra giustizia / ne li occhi d'i mortali, è argomento / di fede e non d'eretica nequizia: il fatto che la giustizia divina possa apparire agli uomini ingiusta, dev'essere " motivo ", " stimolo " ad aver fede e non a nutrire opinioni eretiche. In Pd XVII 142 l'animo di quel ch'ode, non posa / né ferma fede per essempro ch'aia / la sua radice incognita e ascosa, / né per altro argomento che non paia, a. indica un procedimento esemplificativo, argomentato in termini evidenti e persuasivi. Qui il termine chiama in causa le tecniche retorico-oratorie del tempo, che facevano largo uso dell'exemplum e di ogni altra argomentazione atta a persuadere l'animo di quel ch'ode (cfr. B. Latini Rettorica [v. La Prosa del Duecento, a cura di C. Segre - M. Marti, 148] " Tutto altressì dee fare il buono rettorico: pensare diligentemente la natura della sua materia, e sopra essa trovare argomenti veri o verisimili sì che possa provare e fare credere ciò che dice "). In Pd XXIV 65 fede è sustanza di cose sperate / e argomento de le non parventi (che traduce Paolo Hebr. 11, 1) il valore di a. è spiegato da D. stesso ai vv. 76-78 E da questa credenza ci convene / silogizzar, sanz'avere altra vista: / però intenza d'argomento tene, cioè la fede costituisce un principio certo da cui la Teologia, scienza divina, procede con " argomentazioni dimostrative " su contenuti non immediatamente percepibili dalla mente umana; il termine ricorre anche al v. 69.
In Pd XVII 135 Cacciaguida esorta il pronipote a non avere scrupoli nel rivelare la verità, pur se amara ai potenti, perché ciò non fa d'onor poco argomento, cioè non è piccola " prova " d'onore. Sempre nel senso di " prova " ricorre in Cv II VIII 16.
Con valore di " mezzo " per ottenere un fine ricorre in Cv III I 11 a torre via questa riprensione [di levezza d'animo], nullo migliore argomento era che dire quale era quella donna che m'avea mutato; Fiore IV 14 un'ora gioia avrai, altra, doglienza; / ma poi dono argomento di guerire; CIII 8 con questi due argomenti il mondo abbaglia, la gente resta abbagliata dall'abito religioso e dalla predicazione suasiva; XLVII 3 trovar non potea nullo argomento / di trarmi del laccio in ch'Amor mi prese (dove, nell'espressione figurata, il termine ha il duplice valore di " mezzo materiale " e di " ragione ").
Ancora con valore di " mezzo ", o piuttosto " strumento " concreto e, per così dire, materiale, in Pg II 31 Vedi che [l'angelo] sdegna li argomenti umani, / sì che remo non vuol, né altro velo / che l'ali sue, e in Fiore XXIX 7 vi mise dentro gran saettamento, / e pece e olio e ogn'altro argomento / per arder castel di legname. Conseguentemente, in If XXXl 55 l'argomento de la mente vale " strumento " della ragione (cfr. Aristotele Pol. I 9 " homo, si sit separatus a lege et iustitia, est pessimum omnium [animalium], cum habeat arma rationis ").
In Pg XXX 136 Tanto giù cadde, che tutti argomenti / a la salute sua eran già corti, ha il valore di " espediente ", " rimedio "; così pure in Fiore XCVIII 9 se Dio non vi vuol metter argomento, e CXCVIII 4 Avrò io sorcotto e mantello, / sed i' t'apporto alcun buon argomento, / che ti trarrà di questo tuo tormento? Sembra questo il significato più comune del vocabolo: cfr. Chiaro Ben hai memoria 4, Lapo Gianni O Morte 8, Angiolieri Un Corso 10, Rustico Su, Donna 3.
In If XIX 110 da le diece corna ebbe argomento, fra i molti significati via via suggeriti dai vari commentatori (prova, dimostrazione; mezzo, strumento; giovamento, aiuto; vigore, autorità; forma e modo di governare), quello più convincente sembra essere " aiuto ", " impulso " (cfr. ad es. Scartazzini-Vandelli: " dall'osservanza dei quali ebbe vigoroso aiuto a prosperare essa Chiesa ").