ARGENTO (IV, p. 253; App. I, p. 147; II, 1, p. 248)
L'andamento del mercato mondiale dell'a., durante il decennio trascorso, si può spiegare tenendo presente la circostanza che tale metallo, pur avendo cessato sin dalla seconda guerra mondiale di essere impiegato principalmente per usi monetarî, forma ancora oggetto di regolamentazione speciale, modellata sul tipo di quella che disciplina il commercio dei metalli monetarî, nel principale paese consumatore: gli Stati Uniti d'America. Data la posizione preponderante assunta nei varî paesi dalla circolazione cartacea e la crescente diffusione di monete di rame, di nichel e di altri metalli, la domanda di a. per la monetazione non è stata molto cospicua; in ciascun anno del periodo in rassegna essa è stata notevolmente minore di quella per usi industriali ed artistici. Peraltro, in relazione a questi, essa ha registrato nel complesso uno sviluppo notevole e regolare, uniformandosi al movimento di espansione dell'economia mondiale in questo dopoguerra.
Rispetto alla domanda, l'incremento della produzione di a. è stato più lento, dato che questa è rimasta sostanzialmente stazionaria nei due principali paesi produttori, Messico e S. U. A., mentre è cresciuta in paesi che finora sono stati meno importanti come produttori: Perù, URSS, Australia, Germania, Giappone e Canada. Quest'ultimo, nel 1959, ha sostituito gli Stati Uniti nel secondo posto della graduatoria mondiale. Tuttavia, l'offerta complessiva ha in generale mostrato la tendenza a superare la domanda, essendo affluite sul mercato massicce quantità di argento demonetato.
L'eccedenza dell'offerta complessiva sulla domanda non ha determinato, peraltro, forti fluttuazioni di prezzo. Il prezzo medio per oncia è variato fra il 1951 e il 1958 di poco più di 5 pence a Londra e di meno di 6 cents a New York. Questa relativa stabilità del prezzo dell'a. è da porsi in relazione all'applicazione della legislazione americana in materia (promulgata in più riprese a partire dai primi anni dell'amministrazione roosveltiana e ancora vigente), oltre che all'azione di sostegno spiegata in varie occasioni dalle autorità monetarie messicane. La circostanza che, ai termini della legge del luglio 1946, il Tesoro degli S. U. A. è autorizzato ad acquistare a. di produzione nazionale a 90,5 cents per oncia di fino e a venderne ai consumatori americani prelevando dalle sue scorte (2,1 miliardi di once a fine 1958) a un prezzo non inferiore a quello testé menzionato (il prezzo al quale il Tesoro correntemente effettua le vendite è 91 cents per oncia) ha posto un limite al campo di variazione del prezzo di mercato di questo metallo negli S. U. A. Il gioco dell'offerta e della domanda estere ha introdotto un elemento di flessibilità in questo sistema; d'altra parte, essendo gli Stati Uniti il principale paese consumatore, le disposizioni ivi vigenti non hanno mancato di influenzare l'evoluzione del mercato mondiale dell'argento.
Le disposizioni in discorso hanno avuto l'effetto di mantenere il prezzo dell'a. sul mercato mondiale a un livello nel complesso alquanto più elevato di quello postulato dalla menzionata eccedenza dell'offerta complessiva sulla domanda. Peraltro, negli ultimi anni si è andato delineando un miglioramento dell'equilibrio, in quanto l'offerta di a. demonetato ha cominciato ad assottigliarsi - come era inevitabile - mentre la domanda è cresciuta, sia perché è continuata l'espansione del consumo da parte dei privati, sia perché si è manifestata una marcata tendenza a ripristinare la circolazione di monete argentee. L'impiego di a. per la monetazione risulta aumentato in molti paesi, fra cui: Stati Uniti, Canada, Giappone, Germania Occidentale, Austria. Inoltre, programmi per la coniazione di nuove monete d'a. sono in corso di realizzazione in Francia e in Italia. Il programma francese prevede la coniazione di una moneta da 5 franchi nuovi (già in circolazione) e di un'altra da 2 franchi nuovi, equivalenti rispettivamente a 500 e a 200 franchi vecchi; esso comporterà, secondo alcune stime, l'impiego di circa 58 milioni di once. Il programma italiano, approvato nel 1958 e già realizzato per metà, comporta l'impiego di 24 milioni di once per la coniazione della nuova moneta da Lit. 500. La mutata relazione fra domanda e offerta negli ultimi anni si è naturalmente riflessa sull'andamento dei prezzi. Sul mercato di New York, dal 1955 il prezzo medio si è mantenuto a un livello inferiore di meno di 2 cents al "plafond" rappresentato dal prezzo di vendita da parte del Tesoro S. U. A.; nel 1959, tale prezzo è stato addirittura superato. Ciò lascia prevedere che in un futuro più o meno prossimo la legislazione statunitense in materia possa cessare di costituire l'elemento dominante nell'evoluzione del prezzo mondiale dell'argento.
Bibl.: C. W. Handy e H. Harman, The silver market (rassegna annuale del mercato dell'a.); Annual Report of the Director of the Mint, including report on the production and consumption of gold and silver, Washington.