FILENI, Are dei
S'indicavano nell'antichità classica con la denominazione Φιλαίνου (o Φιλαίνων) Βωμοί, Philaenorum arae, ecc., i segni di confine (costruzioni o mucchi di pietre) che in una località in fondo alla Grande Sirte separavano il territorio di dominio cartaginese da quello dei Greci Cirenaici. Probabilmente dal nome indigeno del luogo o dei segni stessi sorse, per etimologia popolare, la leggenda riportata da Sallustio (Iugurth., LXXIX), dei due fratelli Fileni, che si sarebbero fatti seppellire vivi per assicurare a Cartagine loro patria un più ampio territorio, e sulle cui tombe sarebbero stati costruiti degli altari.
Bibl.: É. Gsell, Histoire ancienne de l'Afrique du Nord, I, Parigi 1913, pp. 450-454.