SAYCE, Archibald Henry
Orientalista inglese, nato il 25 settembre 1845 a Shirehampton, morto il 4 febbraio 1933. Fu uno dei più versatili e fecondi studiosi delle civiltà dell'Asia occidentale antica, della fine del secolo XIX e del principio del XX. Possedeva in sommo grado tutte le qualità che si richiedono per il decifratore di scritture e di lingue ignote. Alla conoscenza profonda dell'Oriente prossimo antico egli univa buona conoscenza dell'Oriente moderno avendovi viaggiato parecchie volte. Fu anche studioso dell'Antico Testamento e della storia israelitica. Fu professore di filologia comparata nell'università di Oxford dal 1876 al 1890, e dal 1891 al 1919 coprì nella stessa università la cattedra di assiriologia. Tra i suoi numerosi lavori vanno segnalate due grammatiche assire, del 1872 e del 1874, alcuni libri sui Hittiti (The Hittites, 1889), dei quali più tardi tentò d'interpretare oltre alle iscrizioni in scrittura geroglifica anche quelle in caratteri cuneiformi, le Hibbert Lectures in Babylonian religion del 1887, The archaeology of cuneiform inscriptions del 1907. Il S. pubblicò inoltre varî articoli di decifrazione e interpretazione delle iscrizioni urartee di Van e di quelle della Caria.