Nobile scozzese (n. 1598 - m. Edimburgo 1661); disponendo di 20.000 vassalli, fu il più potente signore del regno. Nelle guerre di religione, difese i presbiteriani contro Carlo I d'Inghilterra, e riuscì a far accettare al re notevoli limitazioni del suo potere assoluto di fronte a un'assemblea rappresentativa scozzese. Nel 1641 riuscì a farsi concedere il titolo di marchese. Durante la guerra civile inglese, si schierò con il "Parlamento lungo" e lottò contro i realisti in Scozia, ma ruppe con il parlamento quando questo giustiziò Carlo I; appoggiò allora Carlo II, facendolo incoronare in Scozia nel 1651. Collaborò poi con Cromwell, come deputato dell'Aberdeenshire. Alla restaurazione degli Stuart, fu processato per alto tradimento e condannato a morte.