archeogenetica
(archeo-genetica), s. f. Disciplina che studia il patrimonio genetico, basandosi sull’analisi di antichi reperti di DNA.
• Nel caso dell’autismo e della sindrome di Asperger, i meccanismi genetici sono in parte stati scoperti. In un articolo pubblicato sul «Cambridge Archaeological Journal», Catriona Pickard della School of history, classics and archaeology dell’University of Edinburgh, esperta di archeogenetica, sottolinea che quanto scoperto finora dimostra come «i disturbi dello spettro dell’autismo sono condizioni genetiche risultanti dal gioco di molti geni e di molte differenti forme e forze delle mutazioni genetiche». (Corriere della sera, 18 dicembre 2011, p. 63) • la conclusione ottimistica di [Carles] Lalueza-Fox è che l’archeo-genetica rivoluzionerà il punto di vista sugli albori della storia, apportando grandi cambiamenti e punti di vista più complessi. (Ettore Bianchi, Italia oggi, 31 gennaio 2014, p. 13) • Negli ultimi duemila anni ci sono state tre pandemie di peste di cui possediamo una precisa documentazione storica. La prima, che causò la morte di forse 50 milioni di persone, imperversò in Asia minore, Europa e Africa settentrionale nel VI secolo dopo Cristo; è conosciuta come peste di Giustiniano. Negli anni, gli esperti di archeogenetica hanno fatto più di un tentativo infruttuoso di dimostrare la presenza del Dna del batterio Yersinia pestis, agente patogeno della peste, nei resti di individui che, si riteneva, perché sepolti in fosse comuni risalenti all’epoca di una pandemia conosciuta, fossero deceduti in seguito a questa malattia. Ora, però, le cose sono cambiate. Grazie a un metodo di estrazione del Dna dai residui della polpa dentaria e alle tecniche di sequenziamento di ultima generazione, ricostruiamo il genoma completo del bacillo. (Franco Rollo, Unità, 21 maggio 2014, p. 17).
- Composto dal confisso archeo- aggiunto al s. f. genetica.
- Già attestato nella Stampa del 23 aprile 1985, p. 1, Prima pagina, usato come agg.