ARCARIO (lat. arcarius, da arca "cassa")
Nel mondo romano gli arcarii sono i subalterni o ministri dell'amministrazione della cassa: non dunque dei veri amministratori, e neppure dei dispensatores, cioè dei cassieri, i quali hanno grado superiore. Gli arcarii per lo più appartengono all'ordine dei servi, e tanto gli autori quanto le fonti epigrafiche fanno menzione di essi soltanto nell'età imperiale.
Ci sono degli arcarii di casse private, p. es. a Pompei, ed appartengono alla familia urbana; arcarii di collegi sacerdotali, della casa imperiale (arcarius Augusti), cioè addetti all'amministrazione del tesoro privato dell'imperatore; arcarii di amministrazioni pubbliche, cioè arcarius provinciae, annonae, fisci castrensis, e inoltre quelli addetti alla cassa presso gli appaltatori di certe imposte, come la vicesima hereditaxium e libertatis. Numerosi sono gli esempî di arcarii delle casse comunali (arcarius publicus, reipublicae); e infine vi sono gli arcarii nell'esercito, cioè addetti alle casse contenenti lo stipendio dei soldati e le somme per il mantenimento.