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arcanamente

di Vincenzo Laraia - Enciclopedia Dantesca (1970)
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arcanamente

Vincenzo Laraia

. " In modo arcano ", cioè " misterioso ", " incomprensibile ". Il termine è presente una sola volta, in Pg XXIX 120 quel [carro] del Sol che, svïando, fu combusto / per l'orazion de la Terra devota, / quando fu Giove arcanamente giusto.

I più intendono a. " imperscrutabilmente " " misteriosamente " (Lana, Tommaseo, Benvenuto, Borghi, ecc.), riferendolo alla giustizia di Dio che è incomprensibile all'umano intelletto (cfr. Pg VI 121 ne l'abisso / del tuo consiglio), tanto più che qui viene colpito il figlio per una colpa commessa dal padre (v. anche arcano). Buti spiega invece: " eccessivamente sopra tutte l'altre volte giusto "; e Vellutello: " sommamente giusto ". Il Casini, riferendo l'ipotesi che D. voglia alludere al carro della Chiesa sviato da coloro che la reggono, ed è quindi degno dei fulmini divini (cfr. " Bull. " XVI [1909] 149), spiega ‛ a. giusto ' nel senso che Dio stesso permette " al suo carro di sviarsi e di diventare degno dei suoi fulmini, così come Giove permise lo sviamento di Fetonte e poi ne lo punì ". A sostegno di tale ipotesi cfr. Ep XI 5 (ai cardinali d'Italia): Vos equidem, Ecclesiae militantis veluti primi praepositi pili, per manifestam orbitam Crucifixi currum Sponsae regere negligentes, non aliter quam falsus auriga Phaeton exorbitastis; et quorum sequentem gregem per saltus peregrinationis huius illustrare intererat, ipsum una vobiscum ad praecipitium traduxistis.

Vocabolario
arcano
arcano agg. e s. m. [dal lat. arcanus «nascosto, che nasconde», der. di arca «arca, scrigno»]. – 1. agg. Che non si conosce e non è possibile conoscere, occulto, misterioso: gli a. disegni del destino; parole a., di senso a.; a. è tutto,...
arcanista
arcanista s. m. [der. di arcano] (pl. -i). – Antica designazione di chi, nelle manifatture di porcellana, preparava rimpasti e vernici.
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