ARASSE (A. T., 73-74)
Fiume, che unitamente al Kura costituisce il maggior sistema fluviale della Transcaucasia e dell'Armenia. È l'Araxes degli antichi; lo ar-Rās degli Arabi; la Yerash degli Armeni; il Rashki dei Georgiani. Le sue sorgenti si trovano sul versante settentrionale del Bingöl Ḍāgh, ricco di ghiacciai e di nevai, le cui acque alimentano numerosi laghi e stagni. Uno di questi, non lontano da Eghrī-Qal‛ah, è ritenuto la principale sorgente. Dapprima l'Arasse scorre, con il nome di Eghrī-ciāi, in un profondo cañon, inciso nella massa dell'altipiano del Bingöl-Ḍāgh; quindi, volgendo ad E., dopo aver ricevuti numerosi piccoli affluenti, attraversa il distretto di Shushar, e contorna l'altipiano di Tekmak; poi, presa la direzione N., entra, oltre il villaggio di Mechetlī, in una gola profonda e tortuosa, in fondo alla quale le acque scorrono precipitose in un letto roccioso non più largo di 25-30 metri. Ivi termina il corso superiore dell'Arasse, la vallata del quale rappresenta un'ottima via di comunicazione per passare dall'Armenia meridionale a quella settentrionale. Raggiunta la depressione di Pasin, l'Arasse riceve da sinistra il Kala-ṣū, fiume quasi stagnante, diviso in più rami, il quale raccoglie le acque dell'altipiano di Karga Bāzār; quindi, con un corso assai tortuoso verso E., raggiunge il piede settentrionale dell'Eghrī-Ḍāgh. Fra Kaghisman e la confluenza dell'Arpa-ciāi, la riva sinistra è dominata da un'alta e scoscesa balza, orlo di un altipiano, le cui acque, scorrendo verso N, formano il Kars. Questo fiume, dopo aver descritto un ampio arco verso N., riceve le acque del Ciāldīr-ciāi, emissario del lago omonimo, chiuso fra i massicci del Ghesir-Ḍāgh e dell'Akhbaba-Ḍāgh, e quindi si scarica nell'Arpa-ciāi. Questo nasce a sua volta da un piccolo lago, ad E. dell'Akhbaba, e sì dirige verso una vasta pianura fertilissima, vero granaio dell'Armenia, e il cui punto più depresso è occupato da Leninakan (già Alexandropol); quindi, penetrato in un profondo cañon, continua sino all'Arasse. Questo, assumendo la direzione di SE., percorre ora un'ampia vallata, ben coltivata a cereali e irrigata appunto con le acque dell'Arasse e dei suoi affluenti. I più importanti fra questi sono l'Abaran-ṣū, che scende dal grande massiccio dell'Alagöz, il Zanga (Hzazdan degli Armeni), emissario del lago Sevang o Gökcia, il Lago Azzurro, e che bagna la città di Erivan; e l'Arpa-ciāi (orientale). Oltre Giulfa, l'Arasse volge a NE., inoltrandosi nell'imponente stretta di Migri e tagliando trasversalmente varie catene montuose, sinché sbocca nella regione steppica e paludosa di Karabag, ove, dopo aver descritta una lunga serie di meandri, confluiva una volta nel Kura: dal 1896 manda a quest'ultimo solo un ramo, e sbocca con un altro direttamente nel Mar Caspio. La sua lunghezza totale è di circa 700 km.; al suo bacino si assegna una superficie di 86.460 chilometri quadrati.