AQĪBĀ ben Yōsēph
Dottore ebreo palestinese (nato verso il 50, morto nel 135 d. C.), uno dei più notevoli Tannaiti. Nacque di povera famiglia, e in gioventù fu pastore: si dedicò agli studî quando era già uomo fatto. Tenne scuola a Bĕnē Bĕrak (all'est di Giaffa). Al tempo della rivolta degli Ebrei contro l'imperatore Adriano, Aqībā diede tutto il suo entusiastico appoggio al capo dell'insurrezione Bar Kōkhăbā. Quando alla rivolta tenne dietro la reazione da parte di Adriano (135), che proibì ogni manifestazione del culto ebraico e perfino lo studio della legge, una delle vittime fu Aqībā. Accusato di avere insegnato la legge, fu mandato a n10rte, secondo la tradizione, fra atroci supplizî. Fu uno dei primi a ordinare sistematicamente il materiale tradizionale della dottrina ebraica, compilando una sua Mishnāh. Nel suo insegnamento si trovano notevoli espressioni di speculazione filosofica intorno a Dio, la creazione, la libertà. La tradizione talmudica gli attribuisce relazioni personali con l'imperatore Adriano.
Bibl.: Strack, Einleitung in Talmud u. Midrasch, 5ª ed., Lipsia 1920, pp. 18-19, 125.