APT (Apta Julia Vulgentium; A. T., 35-36)
Città della Francia di SE., capoluogo di circondario nel dipartimento di Vaucluse, sulle rive del Coulon, affluente di destra della Durance. La città era una volta circondata da una massiccia cinta di mura, al cui posto si stendono oggi dei magnifici viali; le strade interne sono invece anguste e irregolari. La sua popolazione, che era nel 1926 di 5662 ab., è dedita al commercio e all'industria.
Assai sfruttati industrialmente sono i giacimenti di ocra ed argilla che si trovano nei dintorni. Vi sono anche alcuni setifici. Si coltivano nelle campagne, ed in parte vengono anche esportati, grano, frutta, tartufi, mandorle. È stazione della ferrovia che da Cavaillon va a Volx. Ha sede in Apt un tribunale di prima istanza.
Apta, fondata dai Celti, da cui probabilmente ebbe tale nome, era abitata all'epoca dell'occupazione romana dalla tribù dei Vulgientes. Distrutta dai Romani nel 125 a. C. fu fatta riedificare da G. Cesare, ragione per cui assunse il nome di Apta Julia. Posta sull'importante via Aureliana che, attraverso il Monginevra, conduceva dall'Italia in Francia, ebbe all'epoca romana il momento più brillante della sua storia, perché fu uno dei principali punti fortificati per la difesa di questa via, e conservò tale primato sino alla dissoluzione dell'Impero. Dopo la caduta dell'Impero romano la sua storia va a poco a poco perdendo interesse; ricordiamo solo che passò successivamente dalla dominazione dei Burgundî a quella dei Franchi, che nel sec. XI fu eretta in contea e nel XII ebbe la sua amministrazione municipale.
Apt possiede alcuni edifici artisticamente notevoli. La cattedrale di S. Anna, edificio dei secoli XI e XII, conserva alcune parti originali nella navata minore meridionale; ma la settentrionale è del sec. XIV (1315-1330) e la navata centrale fu rialzata e voltata a ogive nel sec. XVI. Sotto il coro si trovano due cripte sovrapposte. La cappella di Sant'Anna, la prima a sinistra entrando, è stata edificata nel 1660 su disegno del Mansart. Nella chiesa si conservano, inoltre, sarcofagi paleocristiani ed altre sculture preromaniche e romaniche. A occidente, nell'Avenue Philippe de Girard, l'Hospice St. Castor del sec. XIV. Dal Palazzo di città - dove si trova un piccolo museo - la via omonima conduce al vecchio Vescovado (1754-80), oggi municipio e tribunale. Nel suo giardino rimane una torre degli antichi bastioni, il cui tracciato è oggi segnato da bei viali; bastioni che hanno impedito l'interramento della città medievale, mentre la città romana è sepolta sotto cinque metri di terreno; tanto che su di essa, a SE. della città, oltre i viali, è stato piantato il Giardino pubblico.
Bibl.: L. Imbert e F. Sautel, Les sites historiques de la vallée du Rhône, Avignone 1928.