APPIOMBO
. Architettura. - Termine che indica la direzione della linea verticale e che deriva dal nome dello strumento (il piombino) costituito da un piombo sospeso a una cordicella, usatissimo dai muratori per controllare la verticalità dei muri. I muri, o gli edifici in genere, le cui pareti non sono verticali e hanno la parte superiore più sporgente di quella inferiore si dicono "strapiombanti". Ben noti per questa caratteristica sono, in Italia, il campanile di Pisa, elegantissima opera di Bonanno e Benenato da Pisa (1174), e le due torri di Bologna, la Garisenda e la Torre degli Asinelli, certamente strapiombanti non per bizzarro capriccio degli architetti, come è stato più volte affermato, ma per vero e proprio cedimento di fondazioni. Quando poi le pareti del muro o dell'edificio non sono verticali, ma hanno la parte superiore gradatamente in ritiro rispetto alla inferiore, il muro vien detto allora costruito "a scarpata". Questa costruzione, s'incontra spesso nei bastioni, nei muri di sostegno in genere, e ovunque l'ampliamento della sezione alla base corrisponde a un concetto statico di stabilità.
Veterinaria. - È la direzione che devono avere gli arti in rapporto col suolo, siano gli arti stessi considerati nel loro insieme o nelle loro diverse regioni, affinché il corpo venga sostenuto nel modo più solido e più favorevole all'esecuzione dei movimenti.
Il nome deriva dal fatto che le linee direttrici degli arti vengono considerate in confronto col filo a piombo.
Per giudicare gli appiombi è necessario che l'animale sia piazzato, cioè che i piedi di ciascun bipede, anteriore o posteriore, si trovino sopra una linea trasversale perpendicolare all'asse del corpo, in modo da occupare i quattro angoli del trapezio rappresentato dalla base di sostegno. Di più è indispensabile che il piano di appoggio sia orizzontale.
L'appiombo di un arto è regolare quando il centro di appoggio e il centro di sospensione dell'arto stesso sono sulla stessa verticale, e quando il piano mediano dell'arto è parallelo al piano mediano del corpo. È irregolare in caso diverso. Il centro di appoggio dell'arto corrisponde al centro della faccia plantare del piede; il centro di sospensione è costituito nell'arto posteriore dall'articolazione coxo-femorale; nell'arto anteriore è più difficile da determinarsi data la sua unione al tronco mediante parti molli, ma può tuttavia essere localizzato al punto d'intersezione fra la linea orizzontale che passa per il centro dell'articolazione coxo-femorale e quella obliqua che segna l'asse di direzione della spalla (v. fig. 1).
Praticamente il giudizio sulla regolarità degli appiombi si dà valendosi di linee verticali immaginarie, dette linee di appiombo, che partono da punti esterni determinati del corpo e scendono fino a terra. Gli appiombi si esaminano davanti e di fianco sugli arti anteriori, di dietro e di fianco sugli arti posteriori.
Gli appiombi normali degli arti anteriori del cavallo veduti di fronte sono dati da due verticali che scendono da ciascuna punta della spalla, dividono per metà il ginocchio, lo stinco, il nodello, il pastorale e lo zoccolo (fig. 2).
Gli appiombi normali degli arti anteriori del cavallo veduti di fianco sono dati: 1° da una verticale che passa pel centro dell'articolazione omero-radiale, divide l'arto quasi per metà e cade qualche centimetri dietro lo zoccolo; 2° da una verticale abbassata dalla metà del braccio, che passa davanti al profilo anteriore dell'arto e cade alla metà dello zoccolo. Tale verticale è equidistante dalle altre che partono dalla punta della spalla e dalla punta del gomito (fig. 1).
Gli appiombi normali degli arti posteriori veduti di dietro sono dati da due verticali che si abbassano dalle punte delle natiche, dividono per metà i garretti, gli stinchi, i nodelli, i pastorali e gli zoccoli e cadono in corrispondenza della lacuna mediana del fettone (fig. 2).
Gli appiombi normali degli arti posteriori veduti di fianco sono dati da una verticale che parte dall'articolazione coxo-femorale divide per metà la gamba, passa davanti e parallela al profilo anteriore dello stinco e cade a metà dello zoccolo. Questa linea di appiombo è equidistante da due verticali abbassate una dalla grassella e l'altra dalla punta della natica (fig.1).
Qualunque deviazione degli arti in rapporto alle linee di appiombo determina dei difetti d'appiombo.
I difetti d'appiombo che possono rilevarsi negli arti anteriori veduti di fronte sono i seguenti:
a) se le linee di direzione dei due arti convergono in basso sì che le loro estremità vengano a trovarsi entro le verticali di appiombo normale, si dice che gli arti sono di traverso in dentro; se le linee di direzione dei due arti divergono in basso sì che le loro estremità si trovino fuori delle verticali, si dice che gli arti sono di traverso in fuori;
b) se le linee di appiombo deviano dalla verticale in corrispondenza dei ginocchi, si hanno i ginocchi valghi, se questi sono allontanati e vengono a trovarsi fuori delle verticali di appiombo normale, i ginocchi vaccini o vari se sono ravvicinati e vengono a trovarsi entro le verticali di appiombo normale;
c) se l'arto è girato in fuori in modo che la punta del piede viene a trovarsi fuori della verticale, l'animale, l'arto o il piede si dice mancino; se invece l'arto è girato in dentro in modo che la punta del piede viene a trovarsi all'indentro della verticale, allora si ha un animale, un arto, un piede cagnolo.
Negli arti anteriori veduti di fianco possono rilevarsi i seguenti difetti di appiombo:
a) quando la linea direttrice degli arti è troppo inclinata indietro e in basso, in modo da spostarsi con l'estremità inferiore dietro la verticale, allora l'animale si dice sotto di sé davanti; se invece la direttrice degli arti è inclinata in basso e in avanti rispetto alla verticale di appiombo normale, l'animale si dice disteso davanti;
b) se i ginocchi sporgono in avanti della verticale di appiombo normale si dicono arcati; mentre si chiamano incavati, o di montone, se sono spostati dietro la verticale;
c) se l'asse digitale è più inclinato del dovere in modo che la verticale di appiombo cade al suolo molto indietro ai talloni, l'animale si dice obliquo giuntato, ed è anche generalmente lungo giuntato; se l'asse digitale è più diritto del normale in modo che la linea di appiombo cade avanti ai talloni, dentro lo zoccolo, allora l'animale si dice diritto giuntato, ed è anche generalmente corto giuntato. Quando il pastorale si raddrizza in modo da mettere il proprio asse in continuazione con quello dello stinco o da fare con esso angolo posteriore, allora si ha l'arrembatura.
Gli arti posteriori veduti di dietro possono presentare i seguenti difetti di appiombo:
a) se convergono con le estremità in basso, entro le verticali normali di appiombo, si dicono di traverso in dentro; se divergono in basso, fuori delle verticali, si dicono di traverso in fuori;
b) i garretti si dicono valghi se sono allontanati e sporgono all'infuori delle verticali d'appiombo, si dicono vaccini se sono ravvicinati e spostati all'indentro delle verticali;
c) i piedi si dicono mancini se sono girati con le punte degli zoccoli all'infuori delle verticali, cagnoli se girati con le punte in dentro.
Negli arti posteriori veduti di fianco si possono avere i seguenti difetti di appiombo:
a) quando la linea direttrice degli arti è troppo inclinata in basso e in avanti l'animale, si dice sotto di sé di dietro, quando è inclinata in basso e all'indietro rispetto alla verticale, l'animale si dice disteso di dietro;
b) se i garretti sporgono all'indietro della verticale, l'animale si dice seduto sui garretti, se invece i garretti sono deviati innanzi, l'animale si dice diritto sui garretti;
c) se l'asse digitale è più inclinato del normale, si ha l'animale obliquo giuntato, per lo più anche lungo giuntato; se l'asse digitale è più diritto del normale, si ha l'animale diritto giuntato, per lo più anche corto giuntato.