1. Figlio di Publio Claudio Pulcro (il console del 249 a. C.). Tribuno militare nel 216 a. C., nella battaglia di Canne, ebbe, insieme a Scipione, il comando dei resti dell'esercito sconfitto; fu pretore nel 215; console nel 212, conquistò Capua. 2. Figlio del precedente, servì sotto Flaminino nella guerra contro Nabide re di Sparta (195 a. C.) e nel 191 cacciò Antioco III da Larissa; console nel 185, sconfisse gli Ingauni. 3. Console nel 143 a. C., vinse, a prezzo di molti sacrifici, i Salassi e celebrò il trionfo nonostante il rifiuto del senato. Fu severo censore nel 136. Suocero di Tiberio Gracco, ne sostenne la riforma. 4. Figlio del precedente, pretore nell'89 a. C., ebbe nell'87 il comando in Campania contro Cinna, ma il suo esercito passò al nemico. Bandito dai democratici, tornò con Silla e ottenne il consolato (79). Combatté quindi con successo in Macedonia, dove morì nel 76. 5. Figlio del precedente e fratello di Publio Clodio Pulcro, il tribuno della plebe del 58 a. C.; console nel 54 a. C., proconsole nel 53 in Cilicia fu accusato da Cicerone come sfruttatore; censore nel 50 radiò dal senato Sallustio. Pompeiano, morì in Eubea (48) prima della battaglia di Farsalo.