apparire (apparere; oscillazione tra la terminazione oggi normale e quella in -sco: appare e apparisce, appaiono e appariscono; da segnalare nel pass. rem. gli usi di apparse e appario accanto ad apparve, e apparirono accanto ad apparvero; caso interessante di influsso della Toscana occidentale è apparinno, ma la terminazione è anche meridionale; cfr. Parodi, Lingua 256)
Presente con una ricca serie di esempi in tutte le opere in volgare (un esempio è anche nel Detto, e ventisette nelle opere latine, ad esclusione delle Egloghe). L'accezione predominante è la fondamentale: " farsi vedere ", "mostrarsi ", "offrirsi allo sguardo "; "divenire visibile "; " manifestarsi ": Apparve vestita di nobilissimo colore, umile e onesto, sanguigno (Vn II 3); lo spirito de la vita... cominciò a tremare sì fortemente, che apparia ne li menimi polsi orribilmente (II 4); Deh, Violetta, che in ombra d'Amore / negli occhi miei sì subito apparisti (Rime LVIII 2); sono apparito a li occhi a molti che forseché per alcuna fama in altra forma m'aveano imaginato (Cv I III 5); distinguo ne la sua persona due parti, ne le quali l'umana piacenza e dispiacenza più appare (III VIII 6); n'apparver due figure miste in una faccia, ov'eran due perduti (If XXV 71); da man sinistra m'apparì una gente / d'anime (Pg III 58); L'aiuola che ci fa tanto feroci /… tutta m'apparve da' colli a le foci (Pd XXII 153); E quand'ella m'appare / sì grande gioia mi dona (Detto 38); e, riferito agli astri, in Vn XXIII 24 50 Poi mi parve vedere a poco a poco turbar lo sole e apparir la stella; Cv II XIV 2 l'ultima stella che appare loro [i savi d'Egitto] in meridie; Pg XVII 72 le stelle apparivan da più lati. Altri esempi in Vn II 1, II 2, III 1, XI 1, XX 4 9 (ripreso ai § 7 e 8), XXIII 24 54, XXXIX 1, 4; Rime LXV 2, LXVII 71, LXXXVII 19; Cv II Voi che 'ntendendo 22, VI 2, X 3, XIII 14, XIV 7, XV 4, III Amor che ne la mente 55 (ripreso in V 2, VIII 4, XV 1), VIII 3, 5, 6 e 8, IX 8, XV 2 (due esempi) e 5, IV Le dolci rime 7, II 3 e 18, XXIV 14, XXIX 1; If XIV 123 e 128, XXVI 133, XXXII 34, XXXIV 126, Pg II 16 e 22, IV 39, XXII 28, XXV 5, XXVI 27, Pd II 59, XIV 121, XXII 145, XXIII 117, XXVIII 75, XXX 51. Ha uso figurato, di " manifestarsi alla mente ", " rilevarsi all'animo ", in Cv IV II 15 a riprovare lo falso s'intende in tanto in quanto la veritade meglio si fa apparire; XXIV 14 alcuno lume d'animo in esso [il figlio] appare; Pd XV 74 L'affetto e 'l senno, / come la prima equalità v'apparse, / d'un peso per ciascun di voi si fenno; v. anche Cv II VI 2 e XIII 14 (il secondo dei due esempi).
Talvolta ha piuttosto il valore di " comparire ", " venire ": E non è molto numero d'anni passati, che appariro prima questi poete volgari (Vn XXV 4); Or apparisce chi lo fa fuggire (Cv II Voi che 'ntendendo 20, ripreso in VII 9); altri esempi in Vn XXXVIII 1, Cv II VII 9 e 10.
Altra volta predomina nel verbo l'effetto di stupore che viene causato dal mostrarsi di una cosa inaspettatamente, all'improvviso, come in Pg XXVIII 37 e là m'apparve, sì com'elli appare / subitamente cosa che disvia / per maraviglia tutto altro pensare, e più spesso è riferito alle creazioni del sonno, dell'immaginazione o della fantasia, o al rivelarsi di visioni soprannaturali, o a tutte queste cose insieme, come in Vn III 3 mi sopragiunse uno soave sonno, ne lo quale m'apparve una maravigliosa visione; IX 3 lo dolcissimo segnore... ne la mia imaginazione apparve come peregrino; Pg XXI 8 e 10 sì come ne scrive Luca / che Cristo apparve a' due ch'erano in via ... ci apparve un'ombra; Pd III 7 visione apparve che ritenne a sé me tanto stretto, per vedersi; e ancora in Vn III 8, 9, 11 7, XII 9, XXIII 4 (due esempi), 22 41, XLII 1, If I 45, XV 53, Pg II 127, XV 94 e 125, XVII 21, XIX 26, XXVII 6, XXX 32 e 64, XXXII 150, Pd IV 32, VIII 28, XIV 95, XXII 72.
Con aggettivo o sostantivo in funzione predicativa assume il valore di " mostrarsi " agli occhi o " rivelarsi " alla mente nella propria realtà, per ciò che effettivamente la persona o la cosa è (o, in qualche caso, per ciò che sembra): la persona del padre sempre santa e onesta dee apparere a li suoi figli (Cv IV XXIV 15); mirabilmente apparve esser travolto / ciascun tra 'l mento e 'l principio del casso (If XX 11); Lo mio maestro ancor non facea motto, / mentre che i primi bianchi apparver ali (Pg II 26); inoltre Vn XXIV 10, Cv III II 8, IV XII 17, XXIII 1 ([ap] pare nell'edizione Simonelli, pare nella '21, poi nel Busnelli-Vandelli), XXV 13, XXVII 10, Pg II 38, XVIII 37.
In Cv III IX 16 E così appaiono molte cagioni, per le ragioni notate, per che la stella puote parere non com'ella è, equivale a " rivelarsi ", " presentarsi alla vista " come esistente, quindi, più semplicemente, " esserci ".
Frequente è l'uso impersonale del verbo, in particolare nel costrutto ‛ a. che ', " riconoscersi chiaramente ", " dedursi ": E così appare che in questa canzone si lamentano due persone (Vn XXXIII 4); Che siano vili [le divizie] appare ed imperfette (Cv IV Le dolci rime 56, ripreso in X 7 e XI 1), Per che appare che, ne la nostra gioventute, essere a nostra perfezione ne convegna ‛ temperati e forti ' (IV XXVI 9); e quinci appar ch'ogne minor natura / è corto recettacolo a quel bene / che non ha fine e sé con sé misura (Pd XIX 49); così pure in Vn XXV 2 (due esempi) e 9, XXXVIII 6, Cv I VII 8, IV XIII 5, XVIII 3, XXII 18, XXIV 15, XXV 2. In Cv IV XXV 10 Per che bene appare vergogna essere necessaria in quella etade, XXVI 11 Per che appare a questa etade necessario essere amare, come lo testo dice, e XXVI 13 Per che bene appare questa [la cortesia] essere necessaria a la gioventute, si ha il costrutto con l'infinito.
Sempre con lo stesso valore, in altra serie di esempi il verbo è rafforzato il più delle volte dall'avverbio ‛ manifestamente ': Si che appare manifestamente che ne le sue salute abitava la mia beatitudine (Vn XI 3; cfr. anche III 8, VIII 3, XXXIII 2, Cv III XIII 4, IV XXII 11); due volte l'avverbio è ‛ sensibilmente ': si come ne lo eclipsi del sole appare sensibilmente la luna essere sotto lo sole (Cv II III 6; cfr. anche I XIII 9).
In altri casi il verbo impersonale è usato con costrutto assoluto ed equivale a " essere palese, evidente, manifesto ": E che io dica di lui [Amore] come se fosse corpo, ancora sì come se fosse uomo, appare, per tre cose che dico di lui (Vn XXV 2); Or ti puote apparer quant'è nascosa / la veritate a la gente ch'avvera / ciascun amore in sé laudabil cosa (Pg XVIII 34); altri esempi in Vn VII 2, XXVI 9, XXXIX 5, Cv IV XXII 5 e18.
In Pd XXIX 94 Per apparer ciascun s'ingegna e face / sue invenzioni, significa invece " apparire notevole ", " fare bella figura ", " comparire ".
Col valore di " mostrarsi con un'apparenza che non corrisponde, o può non corrispondere, alla realtà ", e quindi " sembrare ", è presente in Cv IV VIII 7 lo diametro del sole, che a la sensuale apparenza appare di quantità d'un piede, è trentacinque milia settecento cinquanta miglia.