APOLLONIO Molone ('Α. ὁτοῦ Μόλωνος, ovvero ὁ Μόλων, Molonis o Molo)
Con questo nome, o nella forna Apollonio (figlio) di Molone, che è sostanzialmente la medesima cosa, è dalle fonti ricordato l'oratore e maestro di oratoria, che, nativo di Alabanda nella Caria, esercitò la sua attività in Rodi. Due volte a Roma (87 e 81 a. C.) a perorare la causa degli abitanti dell'isola, venne a contatto con Cicerone; ma il suo influsso sull'oratore romano si manifestò decisivo dopo che questi ne frequentò, durante il suo viaggio e la permanenza in Grecia (79-77 a. C.), la scuola a Rodi (Cic., Brutus, 314). Anche Cesare, fra gli altri, fu suo uditore (Svet., Iul., 4). In questa città già aveva aperto scuola un altro Alabandense, Apollonio ὁ μαλακός, parente del nostro, presso cui si esercitò l'oratore Antonio (Cic., De orat., I, 126), ma fu senza dubbio Molone che diede consistenza alla cosiddetta scuola rodia, che contemperò la tendenza asiana, della quale è naturale continuazione, con un moderato richiamo al classicismo. Prevalendo in tale scuola la ricerca dell'arguto e sentenzioso, uno studio di finezza di elocuzione, della quale era preso come modello l'attico Iperide, parve a Cicerone che essa si staccasse dall'asianismo ricercatore di periodi canori e verbosi, forse più di quanto fosse in realtà.
A. M. compose orazioni (una, "contro gli abitanti di Cauno", è ricordata da Strabone, XIV, 652), ma la sua maggiore attività fu quella di maestro e di teorico. Il suo insegnamento si svolgeva su manuali proprî (Quintil., III,1, 16), che, facendo capo alla dottrina di Ermagora, avevano adattamenti personali, e per mezzo di esercizî pratici. Sono ricordate di lui anche "interpretazioni omeriche", le quali, per quanto si può arguire, ce lo mostrano in veste di grammatico. Più che opera storica, deve esser detta polemica l'opera Contro i Giudei, a cui si è propensi dalla critica recente a far risalire più di una delle favole offensive per i costumi e le tradizioni di quel popolo. Non è, poi, meraviglia il veder confermato da varie fonti com'egli esercitasse la sua critica contro i filosofi. La stessa tendenza era nel suo omonimo sopra citato ed essa è appunto una delle forme caratteristiche della mentalità retorica asiana.
Bibl.: Di Apollonio Molone si occupano gli scritti sull'oratoria greca dopo Alessandro. Articolo ricco di dati è quello dello Brzoska, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, col. 141 segg. V. anche F. Susemihl, Geschichte der griech. Litt. in der Alexandrinerzeit, II, Lipsia 1892, p. 489 segg.