APOLLONIO Discolo ('Απολλώνιος ὁ Δύδκολος, Apollonius Dyscŏlus)
Grammatico del sec. II, padre di Erodiano, nato e vissuto il più del tempo ad Alessandria, fugacemente anche a Roma sotto M. Aurelio: il suo soprannome sembra voler dire ch'ebbe carattere difficile ed aspro. È il primo ed unico costruttore d'una sintassi greca a sé; la quale non a caso ci è rimasta, sia pure interpolata e incompiuta, come quella che dettò legge attraverso i tempi, per tutta l'età antica fino a Prisciano, e poi nel Medioevo, e ancora nel Rinascimento con Teodoro di Gaza e Costantino Lascaris, e per via di questi fino al sec. XIX. Essa veniva a dire l'ultima parola del mondo antico in un campo, su cui e filosofi e grammatici avevano lavorato da secoli; sistematizzava e fissava in una costruzione definitiva il pensiero degli antichi sui fenomeni sintattici, sorpassandolo e superandolo in più d'un punto fondamentale: non si fermava a segnare i fatti, ma ne rintracciava le cause; né i soli fatti d'eccezione contemplava - deviazioni o supposte deviazioni poetiche, dialettali e simili - ma il complesso delle congruenze e delle incongruenze (H. Steinthal, Geschichte d. Sprachwissenschaft, II, Berlino 1891, p. 340). Vecchi formalismi non scomparivano però con lui, e il concetto di ciò che sia una proposizione sfuggiva ancora: nome e verbo posti, sì a base del discorso, ma nulla che preannunzii la penetrazione vera degli elementi costitutivi d'una proposizione - soggetto, oggetto, attributo, predicato ecc. - che sarà una conquista del secolo XIX. In opuscoli separati, dei quali ci restano i titoli in Suida e in A. medesimo, questi trattò poi nella sua interezza la grammatica: fonetica, flessione, prosodia e via dicendo. Pensare che codesti lavori formassero un edificio solo, le cui linee costruttive rimarrebbero nelle Institutiones grammaticae di Prisciano, è puramente arbitrario (L. Cohn, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, p. 137). Oltre la Sintassi, a noi sono giunti i trattati sul pronome, sugli avverbî e sulle congiunzioni.
Opere: Codice principale il Parigino gr. 2548 A, sec. XII. Edizione principe della Sintassi la Aldina, Venezia 1495, a cui successe la Giuntina, Firenze 1515; del Pronome: I. Bekker, Mus. antiquit. studior., I, 11, 1811, p. 255 segg.; delle Congiunzioni: Bekker, Anecd. gr., II, p. 477 segg.; degli Avverbî: ibid., p. 527 segg. Nuova ediz. di R. Schneder e G. Uhlig, Corp. gramm. graecorum, Lipsia 1878, I,1, Scripta minora; 1902, I, 11, il loro commentario; 1911, II, 11, Sintassi; 1910, II. 111, Frammenti. Un'edizione speciale del Pronome a cura di A. Maas, Bonn 1911.
Bibl.: H. Steinthal, Geschichte der Sprachwiss., II, 2ª ed., Berlino 1891, p. 220 segg.; J. E. Sandys, History of class. Scholarship, I, 2ª ed., Cambridge 1906, p. 319 segg.