APOLLONIDE ('Απολλωνίς) di Cizico
Nacque non dopo il 238 a. C., da una nobile famiglia cizicena, e, sebbene di stirpe non regale, divenne regina di Pergamo avendo sposato Attalo I. Da questo matrimonio nacquero 4 figli: Eumene II, Attalo II, Filetero e Ateneo. A differenza delle altre dinastie ellenistiche, spesso turbate da. lotte famigliari, la casa reale di Pergamo, ci appare unita in mirabile concordia, il cui fulcro è Apollonide. Fu lodata per le sue doti d'animo e d'ingegno, e in particolare è celebrata la sua tenera cura per l'educazione dei figli, dai quali venne pure particolarmente onorata. Le due città di Apollonidea nella Lidia e di Apollonia sul Rindaco furono così denominate dai figli in suo onore. Ancora in vita le furono resi a Ierapoli onori divini; dopo morte, ebbe culto divino in Teo. Attalo II le dedicò un monumento in Pergamo, e forse da lui le fu innalzato un tempio a Cizico, i cui fregi rappresentavano esempî di amor figliale. Sopravvisse a lungo alla morte del marito (197); morì tra il 166 e il 159 avanti Cristo.
Fonti: Polyb., XXII, 20; Anthol. Pal., III; Plut., De frat. am., 5, p. 58 c; Strab., XIII, 4, 2, p. 624.
Bibl.: J. Beloch, Griech. Gesch., 2ª ed., IV, Berlino 1925-27, i, p. 375; ii, p. 211; G. Cardinali, Genealogia degli Attalidi, in Memorie dell'Accad. delle Scienze di Bologna, cl. di scienze morali, sez. stor.-filol., s. 1ª, VII (1912-13); Dittenberger, Or. Gr. Inscr., I, nn. 248, 292, 307-309, 318.