APOLLONIA sul Rindaco ('Απολλωνία ἐπὶ Πυνδάκῳ)
Città della Misia, sulla riva settentrionale del lago Apolloniate, attraversato dal fiume Rindaco, del quale Apollonia si poté servire come via alla Propontide; sicché appare come città marittima sulle monete che hanno come simboli la nave e l'ancora. Probabilmente è una fondazione pergamena, forse di Attalo II che le diede il nome da quello di sua madre Apollonide. È ricordata a proposito di una vittoria di Lucullo su Mitridate; fece poi parte del Conventus iuridicus di Adramittio. Vi fu in uso l'era sillana (autunno 85 a. C.). Se ne hanno monete dal sec. II a. C., e nell'età imperiale da Domiziano a Gallieno. Il vescovo di Apollonia dipendeva da Nicomedia; dalle liste episcopali si vede che essa appartenne prima alla Misia e poi alla Bitinia. Fu confusa talvolta con Lopadion (Oulabad); ma il nome di Apollonia sopravvive ancora in quello della piccola borgata di Abulliond.
Fonti: Strab., XII, p. 575; Plut., Lucull., 11; Ptolem., V, 2, 14; Plin., Nat. Hist., V, 123; Steph. Byz., s. v.; Hierocl., Synecd., 693.
Bibl.: Le Bas, Voyage archéol., III, pp. 1067 segg., 1717 segg.; Lechat e Radet, in Bull. Corr. Hell., XII (1888), p. 197 seg.; Corp. Inscr. Graec., 3705; V. B. Head, Hist. Num., 2ª ed., Oxford 1911, p. 521; Catal. Greek coins in the Brit. Mus.: Mysia, a cura di Stuart Poole, p. 8 segg.; Imhoof-Blumer, in Abhandl. der bayer. Akad., cl. filos. filol., XVIII (1890), p. 608 segg.