AGRESTA, Apollinare
Nato a Mammola (Reggio Calabria) il 10 gennaio 1621, morto a Messina il 23 dicembre 1695. Nel battesimo si chiamò Domenico, e fece i primi studî nel seminario di Gerace. Il 23 luglio 1639 vestì l'abito di S. Basilio nel monastero del S. Salvatore in Messina, ricevendo il nome di Paolo, che mutò poi in quello di Apollinare, quando, l'anno successivo, il 24 luglio (consacrato a S. Apollinare di Ravenna) fece la professione monastica. Le sue non comuni doti lo designarono presto al governo, e fu prima (1651) abate del monastero di S. Onofrio, presso Monteleone, e poi (1654) procuratore generale di tutto l'Ordine in Roma. Chiamato quindi a reggere il cenobio di S. Nicodemo di Mammola e poco dopo quello di S. Giovanni Teresti di Stilo, ebbe molto a lottare, resistendogli con paziente fermezza e prudenza, con il famoso capo di banditi Mommo Comito, che con le sue masnade infestava quelle montagne. Ma infine, per assicurare la vita e la pace dei suoi monaci, dovette portare il cenobio dalla foresta in città.
Un breve pontificio del 24 aprile 1675 lo nominava generale di tutto l'Ordine basiliano in Italia, carica che conservò fino alla morte. Il suo governo fu un gran beneficio per l'Ordine, il quale andava estinguendosi (v. basiliani; grottaferrata). Tra i provvedimenti che prese per infondere vita e regolarità nei cenobî da lui diretti, va ricordata la stampa dei libri liturgici, il Typikon e l'Horologion (lingua e rito greco). Tra le sue opere italiane, sono la Vita del protopatriarca S. Basilio Magno (Roma 1658; 2ª ed., Messina 1681), ancor oggi pregevole per le molte notizie che ci dà dei monasteri basiliani delle Calabrie, ora scomparsi; la Vita di S. Giovanni Theristi, Roma 1653 (2ª ed., 1677).
Bibl.: L. Sirgivanni, Vita (alquanto ampollosa) manoscritta, nel codice lat. 12490 della Biblioteca Vaticana.