apodizzazione
apodizzazióne [Der. dell'ingl. apodization, dal gr. ápoys ápodos "che è senza piedi" e quindi "soppressione dei piedi"] [ELT] Tecnica per modificare la risposta di un filtro, eliminando una parte più o meno grande delle risposte estremali ("piedi" della risposta), che potrebbero dare luogo a segnali spuri. ◆ [OTT] Particolare procedimento di modificazione dei bordi di un'apertura che porta a un passaggio graduale dall'opacità alla trasparenza (ottenuto, per es., mediante una metallizzazione di spessore decrescente), fatta allo scopo di ridurre le perdite per diffrazione; infatti, l'effetto è quello di ridurre il contributo delle parti laterali ("piedi") della figura di diffrazione dell'apertura a favore della parte centrale; nel caso che non si possa variare la trasmissività dell'apertura, l'a. può essere ottenuta modificando opportunamente l'illuminazione dell'apertura medesima; infine, l'a. può essere ottenuta anche elaborando opportunamente il segnale ottico (v. spettroscopia ottica per trasformata: V 557 b).