APLUSTRE (ἄϕλαστον, aplŭstre)
Elemento caratteristico delle navi greche e romane, da guerra e da carico, corrispondente alla parte terminale della poppa, rivolta in alto. Vi alludono numerosi testi, considerandolo come l'ornamento simbolico della nave, che veniva strappato come trofeo di guerra nelle battaglie. Nei monumenti figurati è generalmente rappresentato come un pennacchio ad una o più volute (a "fiore di loto"), oppure come un animale a collo ritorto (rilievo Torlonia, mosaico dell'Antiquario Romano), e vi sono talora attaccati bandierine e vessilli. Esso è, dal punto di vista strutturale, la continuazione della chiglia e segue la curva terminale della nave, rientrando più o meno sensibilmente verso l'interno di essa in modo da proteggere il posto del timoniere, a cui doveva servire anche da riparo. Non si possiede finora alcun avanzo di a. tra i materiali nautici pervenuti a noi. La sua rappresentazione convenzionale più comune, a più volute, con uno scudo attaccato alla base, propria specialmente delle navi da guerra, si ritrova anche nella decorazione degli archi di trionfo (Orange).
L'etimologia è oscura, e si pensa comunemente che il nome sia un travisamento del greco ἄϕλαστον, avvenuto per tramite dell'etrusco.
Bibl: A. Köster, Das antike Seewesen, Berlino 1923, p. 65, 140, 153; E. Saglio, in Dict. Ant., I, pp. 308-309; s. v.; F. Miltner, in Pauly-Wissowa, Suppl. V, 1931, c. 925, s. v. Seewesen.