ANURIA (dal gr. ἀ[ν] privativo e οὖρον "urina"; fr. anurie; sp. anuria; ted. Anurie; ingl. anuresis)
L'anuria non è soltanto la sospensione della secrezione d'urina da parte dei reni; in clinica si parla d'anuria quando dalla sonda, introdotta nella vescica d'un malato che non ha urinato da qualche tempo, non esce urina, il che può dipendere tanto da soppressa secrezione renale quanto da impedita immissione d'urina in vescica. Insieme con l'anuria va considerata anche l'oliguria estrema, ché comuni ne sono le cause e le conseguenze. Anuria d'origine renale si ha nelle infiammazioni diffuse dei reni, cioè nelle glomerulonefriti diffuse acute o subacute, e nell'occlusione del lume dei tubuli, quale si ha nei processi degenerativi del rene (avvelenamento da mercuriali), e nell'emoglobinuria per distruzione improvvisa e cospicua di emazie (febbre ittero-emorragica, ustioni, avvelenamento da clorato di potassio, da fenolo, da funghi, ecc.). Anuria d'origine extrarenale si ha nell'occlusione bilaterale degli ureteri da calcoli, o per compressione da parte di tumori addominali, o nel ripiegamento o torsione degli ureteri in casi di reni mobili; nell'occlusione d'un solo uretere, quando nell'altro si stabilisca un'anuria riflessa, o quando l'altro rene sia già non funzionante per malattia pregressa; nell'estrema riduzione della massa sanguigna circolante, ispessita da cospicue perdite d'acqua (formazione di edemi, emorragie copiose, cospicue e frequenti scariche alvine); nella cessazione meccanica della circolazione sanguigna dei reni per trombosi o compressione delle vene renali, o addirittura della vena cava inferiore; nella stasi del circolo sanguigno nel rene (rene da stasi); per influenze nervose (anurie riflesse) con punti di partenza oltremodo varî (dal rene stesso, dall'uretere, dalla vescica, dai genitali, dalle basse vie urinarie, da nervi di senso). Delle anurie riflesse con punto di partenza psicogeno (traumi psichici), di cui una volta si ammetteva facilmente l'esistenza, oggi sempre più si tende a negare la possibilità, anche delle anurie isteriche: i casi pubblicati non reggono al sospetto della possibilità di simulazione, cui tende in modo caratteristico la psiche isterica.
Durante i primi tre o quattro giorni d'anuria non si manifestano segni di qualche rilievo; poi subentra gradatamente il quadro dell'uremia, che porta l'ammalato a morte in 7-12 giorni d'anuria. Naturalmente l'anuria, a seconda delle cause da cui dipende, può risolversi spontaneamente, o in seguito ad opportuni interventi; e allora al periodo d'anuria segue sovente una notevole poliuria compensatrice. I medicamenti diuretici (caffeina, teobromina, calomelano, ecc.) sono i correttivi dell'anuria od oliguria. Il salasso delle vene del piede giova a correggere l'anuria nella nefrite acuta (Baccelli). Il decapsulamento renale, per mezzo di un intervento chirurgico, può giovare nei casi di tumefazione acuta del rene e sua compressione entro la capsula, compressione che ne inibisca la funzione. Finalmente i mezzi sudoriferi e i drastici giovano a compensare la deficienza della funzione renale.