Anubi
. Dio egiziano legato al culto dei morti e considerato figlio di Osiride, A. fu confuso con Mercurio dai Greci e dai Romani non solo per le sue funzioni di psicopompo (Apul. Metam. XI 11), ma anche perché fu scambiato per caduceo lo scettro che reggeva in mano in alcune raffigurazioni egiziane, come si scambiava erroneamente per testa di cane la testa di sciacallo con cui era rappresentato. D. usa A. come variante di Mercurio in Ep VII 17 (Intonet illa vox increpitantis Anubis iterum in Aeneam), dove riporta testualmente parte del discorso rivolto da questo dio ad Enea (cfr. Aen. IV 272-276) e non è improbabile che l'identificazione derivi da una nota di Servio (ad Aen. VIII 698 " latrator Anubis quia capite canino pingitur, hunc volunt esse Mercurium ideo quia nihil est cane sagacius ").