Gormley, Antony
Gormley, Antony. – Artista inglese (n. Londra 1950). Ha studiato archeologia, antropologia e storia dell’arte al Trinity college di Cambridge (1968-71) e, dopo un periodo trascorso in India e Sri Lanka (1971-74), ha perfezionato i suoi studi a Londra. È uno dei maggiori scultori inglesi contemporanei: vincitore del Turner prize della Serpentine gallery nel 1994, ha esposto tra l’altro al MoMA, all’Hermitage, alla Tate, al Los Angeles county museum of art, alla Biennale di Venezia e a Documenta 8 di Kassel. Tra le sue opere pubbliche più importanti vi sono: Angel of the north (1995-98), un immenso angelo in acciaio (20 m di altezza e ali, simili a quelle di un jet, con un’apertura di 54 m) in prossimità di una vecchia miniera di carbone a Gateshead; Another place (2005), cento figure umane in ghisa sparse per due miglia sulla Crosby beach di Liverpool che riproducono il corpo dell’artista a dimensione naturale, tutte rivolte verso il mare, da cui vengono parzialmente sommerse nelle fasi di alta marea; Habitat (2010), l’immensa istallazione ad Anchorage, in Alaska, che raffigura un uomo accovacciato composto da cubi d’acciaio; Exposure (2010), altra monumentale figura umana composta di barre d’acciaio rannicchiata sulla spiaggia di Lelystad, nei Paesi Bassi. Tutta l’opera di G. si sviluppa, anche attraverso un uso molto vario di metalli diversi, intorno allo studio del corpo umano e alle sue relazioni con lo spazio. Della sua ricca produzione vanno menzionate ancora le serie Insiders (1997-2003), filiformi corpi in ghisa; Domain (1999-2003), Aperture (2009-10), Framer (2009-10), eterei corpi composti di leggere barre d’acciaio e ‘aria’; Still standing (2011), un’applicazione al corpo della geometria euclidea, composta da cubi in ghisa.