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ADORNO, Antoniotto I

di Carlo Bornate - Enciclopedia Italiana (1929)
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ADORNO, Antoniotto I

Carlo Bornate

Può considerarsi il vero tipo del capo-fazione del sec. XIV. Audace e intelligente, astuto ed ambizioso, sobrio e laborioso, per vent'anni primeggiò tra i suoi concittadini, in mezzo a tumulti, ribellioni, maneggi d'ogni specie. Risoluto ed energico nel difendere il potere, punì senza misericordia i sovvertitori dell'ordine; mentre, privato cittadino, non cessò di tramare contro il governo, approfittando, alla testa della sua fazione, di ogni tumulto. Trovò i suoi sostenitori specialmente tra i ghibellini del popolo minuto, mentre fu avversato dai guelfi di ogni grado, e specialmente dai primati del popolo, cioè della borghesia. Il 17 giugno 1378 fu doge per poche ore, e dovette cedere il posto a Niccolò Guarco. Caduto in sospetto di congiurare contro il Guarco, esulò, ma ricomparve in Genova appena il popolo, oppresso dal peso delle gabelle, si sollevò contro il doge (1383). Nella lotta vinse un altro, Leonardo Montaldo. Morto costui di peste, l'anno dopo, Antoniotto A. ottenne il dogato senza contrasto. Sostenitore di Urbano VI contro Carlo III di Durazzo, lo fece condurre a Genova e si adoperò per mettere fine allo scisma che divideva la cristianità, ottenendo, in compenso, ingrandimenti territoriali per la repubblica. Aiutò poi i Siciliani nella conquista dell'isola di Gerbe, cooperò all'impresa contro Tunisi ed alla repressione dei pirati barbareschi (1389). Nel 1390, insidiato dai Fregoso, quando vide inutile la resistenza, s'imbarcò e fuggì. Ma il nuovo doge Giacomo Fregoso, osteggiato dagli A. e dai Guarco, presto dové fuggire e lasciar nuovamente il posto ad Antoniotto (aprile 1391). Il quale fece decapitare alcuni nobili e cercò con tutti i mezzi di consolidare il suo potere. Ma dové ancora fuggire, lasciando il seggio ducale ad Antonio Montaldo. L'A. si strinse allora a Gian Galeazzo Visconti, desideroso di allargare il suo potere da quelle parti, e due volte tentò di rientrare in Genova, fino a che, nel 1393, fu vinto da Antonio Montaldo in aspro combattimento per le vie della città. Genova era in preda all'anarchia, famiglie e fazioni si dilaniavano. I Ghibellini, partigiani dell'A., si trovarono in un certo momento padroni della città e saccheggiarono ed incendiarono il palazzo arcivescovile (3 settembre 1394). Il 4 settembre 1394 Antoniotto A. e Antonio Montaldo, apparentemente rappacificati, convocarono i cittadini per l'elezione del doge: il primo riuscì eletto a grande maggioranza, con grave disappunto dei primati del popolo, con soddisfazione della plebe minuta, stanca delle lotte provocate da pochi ambiziosi, impoverita per il ristagno dei commerci, desiderosa di pace. Ma i Fieschi dalla valle del Bisagno, i Guarco da Gavi, i Montaldo da Ronco minacciavano. Non sapendo come rimediare, l'A. offrì la signoria di Genova a Carlo VI, re di Francia, rinunciò alla dignità dogale, ed accettò di governare in nome del re. Il 18 marzo 1397 cedette il posto al nuovo governatore francese e si ritirò nel marchesato di Finale, dove morì di peste (5 luglio 1398).

Vedi anche
Antonio Montaldo Doge di Genova (Genova 1369 - ivi 1398), figlio del doge Leonardo (m. 1384), fu a capo dell'insurrezione che espulse il doge Antoniotto Adorno. Doge dal 1393, la sua attività politica si ridusse a resistere, con l'appoggio fiorentino, agli intrighi che tesseva contro di lui l'Adorno, con i Visconti di ... Pietro II Fregóso Doge di Genova (Genova 1412 - ivi 1459); fratello di Paolo; eletto nel 1450, aderì quattro anni dopo alla pace di Lodi, pur non cessando di combattere contro gli Aragonesi. Sotto il suo governo, Genova attraversò una grave crisi per la caduta di Costantinopoli in mano ai Turchi; inoltre, combattuto da ... Domenico Fregóso Doge di Genova (Genova 1325 circa - ivi 1390 circa). Figlio di Rolando, iniziò la sua attività come mercante. Vicario del popolo, il 13 ag. 1370, con un colpo di mano, depose il doge Gabriele Adorno e si impadronì del potere che tenne fino al 13 giugno 1378. Di questi anni è importante una spedizione ... Ottaviano Fregóso Doge di Genova (Genova 1470 - Ischia 1524). Figlio di Agostino e di Gentile, figlia naturale di Federico da Montefeltro duca di Urbino. Deluso dalla politica di Carlo VIII e di Luigi XII, rimase a Urbino e si distinse per notevoli doti militari, combattendo contro Cesare Borgia a Urbino, contro Giovanni ...
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Altri risultati per ADORNO, Antoniotto I
  • Adórno, Antoniotto I
    Enciclopedia on line
    Doge di Genova (Genova 1340 circa - Finale Ligure 1398); sostenuto dai ghibellini del popolo minuto, il 17 giugno 1378 ebbe il dogato, ma dopo poche ore dovette cedere la carica a Niccolò Guarco, e poi esulare. Tornato nel 1383, divenuto doge nel 1384, sostenne Urbano VI e si adoperò per comporre lo ...
  • ADORNO, Antoniotto
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)
    Giuseppe Oreste Nato a Genova intorno al 1340 da Adornino e da Nicolosia della Rocca, poco si sa dei suoi anni giovanili, ma dovette avere accurata educazione, anche letteraria, giacché i cronisti e biografi ricordano come coltivasse l'eloquenza e gli studi giuridici, alternandoli all'attività mercantile ...
Vocabolario
adórno
adorno adórno agg. [part. pass. senza suffisso di adornare]. – Abbellito di ornamenti; adornato, ornato: pareti a. di fiori e di corone; monumenti a. di marmi; Zefiro già, di be’ fioretti a., Avea de’ monti tolta ogni pruina (Poliziano);...
adòrno
adorno adòrno s. m. [comp. del lat. avis «uccello» e del gr. biz. ὄρνεος «uccello di rapina»; cfr. il siciliano lavòrnia]. – Nome calabrese del falco pecchiaiolo (Pernis apivorus).
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