FREGOSO, Antoniotto
Poeta del sec. XVI. Era figlio naturale legittimato di Spinetta II Campofregoso genovese, che entrò nella corte sforzesca fino dal 1464. Nel 1473 permutò il dominio di Correggio con quello di S. Nazzaro presso Pavia. Cresciuto presso il padre e fatto cavaliere nel 1478, divenne cortigiano di Ludovico il Moro e, quando questi fu fatto prigioniero a Novara (aprile 1500), egli lo lasciò con dolore e, schivo della politica, si ritirò in una sua villa a Colturano, dove passò in solitudine (onde il nome d'arte Fileremo) il resto della sua vita e morì dopo il 1532.
Lasciò sonetti burleschi e poemetti allegorici, tra i quali meritano soprattutto di essere ricordati, sebbene non originali, i Doi filosofi (Milano 1506) e la Cerva bianca (Milano 1510). Nel primo, diviso in due cantiche di 15 capitoli ciascuna, si narra un fantastico viaggio fatto per ascoltare il riso di Democrito e il pianto di Eraclito; nel secondo, composto di sette canti in ottave, il poeta immagina una lunga e avventurosa caccia dietro una ninfa di Diana convertita in cerva, finché, entrati ambedue in Erotopoli, questa riacquista la sua prima natura ed egli visita il tempio del vero amore e quello dell'amore celeste. Gli altri componimenti, cioè La contenzione di Pluto ed Iro (Milano 1505), Il dialogo della fortuna (Milano 1525), Le selve (Milano-Venezia 1525) e anche le liriche ebbero assai minor fama di questi due poemetti, scarsi di pregi estetici, ma storicamente e moralmente importanti, specialmente il primo, che fu anche tradotto in francese e spagnolo.
Bibl.: G. M. Mazzucchelli, Notizie intorno alla vita ed alle opere di A. Fileremo Fregoso, ecc., in Raccolta di opuscoli scient. e filolog. di A. Calogerà, XLVIII; E. Repetti, Di Antonietto Campofregoso signore di Carrara, in Antologia, V (1822); P. Litta, Famiglia Fregoso, tav. IV, in Famiglie celebri d'Italia, III; R. Renier, Poeti Sforzeschi in un codice di Roma, ecc., in Rass. emil., I (1888); F. Flamini, Viaggi fantastici e trionfi di poeti, nel vol. Per nozze Cian-Sappa Flandinet, Bergamo 1894; id., Lo Zodiacus vitae del Palingenio, in Spigol., ecc., Pisa 1895; A. Dobelli, L'opera lett. di A. Fileremo F., Modena 1898.