ZONA, Antonio
Pittore, nato a Gambellara di Mira (Venezia) nel 1814, morto a Roma il 1° febbraio 1892. Vissuto lungo tempo a Milano, il suo gusto pittorico rimase legato alla tradizione pittorica veneziana; il Grigoletti e il Politi lo avevano difatti educato all'ammirazione di Tiziano. Fu pittore, secondo la moda romantica del tempo, di quadri storici; ma di lui si hanno anche quadri di genere, paesaggi - vedute di Venezia, Trieste e Roma - e ritratti: nei quali ultimi (come accadde per lo più ai pittori minori dell'Ottocento) italiano, che in quadri di composizione soggiacquero a preoccupazioni illustrative o stilistiche) lo Z. riuscì a dare il meglio di sé. Citiamo fra tutti il Ritratto del comm. Giustiniano Vanzo Mercante (Bassano, Asilo d'infanzia Vanzo Mercante), dal colorito ricco, e vivamente caratterizzato. Delle altre sue opere: L'incontro di Tiziano con Paolo Veronese, esposto a Venezia nel 1861, oggi nella R. Accademia di belle arti; La Lombardia abbraccia Venezia; L'offerta delle Veneziane per la guerra di Chioggia (1869, nel palazzo Giovannelli); Nicolò de' Lapi; Giambellino travestito si fa ritrarre da Antonello da Messina; La Madonna della carità libera Iesi dalla peste; Partenza di Tobia dalla casa di Rachele; San Gottardo risana una cieca; il Ritratto di re Umberto (1880, a Montecitorio); Donna dormiente, Donna in meditazione. E ancora, in pubbliche gallerie: Un canto funebre e Contemplazione, nel Museo civico di Torino; Violinista, nella Galleria d'arte moderna di Roma; L'autoritratto, agli Uffizî; Busto femminile, Una traviata, La bagnante, Ritratto di signora e Ritratto della nobildonna Teresa Mozzoni, nella Galleria d'arte moderna di Milano.
Bibl.: U. Ojetti, La pittura italiana dell'800, Milano 1929, pp. 18, 19, 79; A. M. Comanducci, I pittori italiani dell'Ottocento, Milano 1934, s. v.