ZOBI, Antonio
Storico, nato a Tavarnelle (comune di Barberino di Val d'Elsa) il 15 giugno 1808. Compì gli studî a Firenze, dedicandosi particolarmente all'architettura; i suoi primi scritti sono infatti saggi di storia dell'arte.
Fu occupato per un certo tempo ai lavori per la formazione del nuovo catasto di Toscana, e forse da questa circostanza fu indotto a interessarsi di problemi economici e a scrivere una serie di articoli in un giornale fiorentino, i quali, ampliati e completati, costituirono un Manuale storico delle massime e degli ordinamenti economici vigenti in Toscana (Firenze 1847).
Contemporaneamente egli andava preparando una storia del granducato di Toscana sotto i primi Lorenesi fino alla morte di Ferdinando III, col consenso dello stesso governo, che gli aveva concesso di esaminare i documenti degli archivî: ma quando la stampa dell'opera era già avanzata, ne fu inibita la pubblicazione per la "natura gelosa della materia", e lo Z. fu indennizzato del danno. Tuttavia egli continuò a lavorare sullo stesso argomento e si ebbe tra il 1850 e il 1852 la molto discussa Storia civile della Toscana dal 1737 al 1848, in sei volumi.
Ispirata all'esempio giannoniano, essa ha di mira, più che i fatti, le istituzioni, la legislazione, i costumi e tende ad esaltare le riforme lorenesi, condannando senza discriminazione l'operato del precedente governo mediceo. Se si aggiunga un certo spirito anticlericale volutamente aggressivo e polemico, si comprende come l'opera fosse accolta e giudicata piuttosto severamente.
Tuttavia è questa l'unica compiuta storia del granducato di Toscana sotto la dinastia lorenese.
Dopo la pubblicazione della Storia, lo Z. si venne accostando politicamente al Piemonte, pur non facendo una pubblica professione di fede; e a pochi mesi di distanza dalla rivoluzione toscana, dava alla luce le Memorie economiche politiche, o sia de' danni arrecati dall'Austria alla Toscana dal 1737 al 1859 (Firenze 1860). Non molto dopo, pubblicava anche una Cronaca degli avvenimenti d'Italia nel 1859 (ivi 1861).
Con nobile sentimento patriottico e con lo scopo di confutare i sostenitori della precarietà del nuovo stato italiano, scrisse infine un Saggio sulle mutazioni politiche ed economiche avvenute in Italia dal 1859 al 1868, del quale uscì a Firenze il primo volume nel 1870. Sei anni dopo, lo Z., da Firenze, dove era sempre vissuto, si trasferì a Roma, dove morì nel 1879.
Bibl.: Alcune lettere dello Z., utili per la conoscenza delle sue idee politiche, sono state pubblicate da A. Chiti, Il Risorgimento italiano nel carteggio di P. Contrucci, Torino 1904, pp. 172 segg. Tra le critiche alla Storia civile è da segnalare per serietà e imparzialità quella di M. Tabarrini, in Studi di critica storica, Firenze 1876, pp. 397 segg.