Missionario gesuita (Lisbona 1608 - Baía 1697), oratore sacro tra i più famosi del Portogallo. Entrato nella Compagnia nel 1623, ordinato nel 1635, godette la fiducia del re Giovanni IV che lo nominò predicatore di corte e membro del Consiglio reale. Diplomatico, ebbe incarichi di fiducia per i rapporti con l'Olanda, l'Inghilterra, la Francia e Roma, poi curò le missioni nel Maranhão, e nel Pará. Ottenuti dal re decreti per impedire che nuovi Indios cadessero in schiavitù, fu per questa politica espulso dai coloni. Rientrato in Portogallo (1661), venne confinato a Porto per l'appoggio da lui dato all'infante Pietro. Fu processato e imprigionato dall'Inquisizione (1667-68) per aver annunciato nei suoi scritti la prossima resurrezione del re Giovanni IV e il regno "millenario" del Portogallo. Riabilitato con l'avvento alla reggenza di Pietro, e ottenuta la protezione del papa, dopo una permanenza a Roma, durante la quale divenne confessore di Cristina di Svezia, riuscì a tornare in Brasile. Delle sue opere, soprattutto famosi i Sermoens (1679).