VICO, Antonio
Attore spagnolo, nato a Jerez de la Frontera il 22 dicembre 1840, morto in mare, in prossimità di Cuba, il 6 marzo 1902. Avviato agli studî di medicina, il V. preferì l'arte, non tardando a distinguersi come artista drammatico in compagnie di dilettanti. Dal 1865 al 1870 recitò a Valenza, trasferendosi poi a Madrid, dove esordì al teatro Lope de Rueda (oggi scomparso) con La bola de nieve di M. Tamayo y Baus.
Aveva figura maschia e prestante, dizione chiara e corretta, mimica espressiva, sebbene spesso esagerata negli effetti, e voce bianca e velata. Attore eclettico, ma alquanto disuguale, improvvisatore più che studioso, possedeva in sommo grado il segreto dell'emozione, l'arte di far piangere o ridere con un gesto o una parola. Dal teatro Alhambra all'Español, rappresentò lavori di Calderón, Hartzenbusch, Tamayo, Tomás Pastor, Echevarría, Marcos Zapata, eccellendo specialmente nel Don Juan Tenorio dello Zorrilla. Cominciava allora la voga dei drammi di Echegaray, Sellés, Cano, che dovevano trovare in Antonio Vico e Rafael Calvo i migliori interpreti. I due attori, grandi amici quanto formidabili rivali, recitarono insieme in brillanti campagne, che rimasero memorabili. Morto Calvo, nel 1888, V. apatico e privo d'iniziativa, andò rapidamente decadendo, risollevandosi solo nel 1896 con l'interpretazione di Juan José del Dicenta.