Uomo politico (Nizza 1771 - ivi 1856). Ufficiale, combatté contro i Francesi; annesso il Piemonte alla Francia, fu funzionario napoleonico di prefettura a Nizza (1808) e a Livorno, e dal 1814 al 1818 segretario generale del ministero dell'Interno, in Francia. Ritornato in Piemonte nel 1818, ebbe nel 1831 da Carlo Alberto il portafoglio dell'Interno e si segnalò per una illuminata politica riformatrice (creazione del Consiglio di stato, codice albertino, ecc.). Avendo però chiamato nel 1835 al ministero della Polizia l'ecclesiastico Tiberio Pacca, già gravemente compromesso quale governatore di Roma, l'E. pagò poco dopo questa scandalosa nomina con le dimissioni (18 apr. 1835), e da allora, pur avendo avuto il titolo di Ministro di stato, visse oscuramente a Nizza.