TEMPESTI (o Tempesta), Antonio
Pittore e incisore, nato a Firenze nel 1555, morto a Roma nell'agosto 1630. Allievo di Santi di Tito e di Giovanni Stradano. Si stabilì in Roma fin dalla giovanissima età. Accanto a una feconda, se pur mediocre, produzione pittorica, in cui dimostrò soprattutto facilità di esecuzione e buone qualità di disegno (soggetti di caccia, battaglie, cavalcate, dipinti nelle Logge, decorazioni del palazzo Giustiniani, cartoni per arazzi), ha svolto una brillante attività incisoria, che incontrò larga fortuna. Attraverso lo Stradano inclinò alla versatilità degli illustratori fiamminghi, e si dimostrò piacevole narratore, chiaro e rapido in ampie visioni impostate scenograficamente: scene bibliche e mitologiche, figure di santi, ritratti, i mesi dell'anno, le età e, specialmente, battaglie, cacce, animali, soprattutto cavalli. Il taglio delle sue scene ripete quasi sempre un medesimo modulo: un rialzo di terreno sul primo piano, con figure o animali in ombra, di forte effetto; lontano un paesaggio in piena luce. Questo suo procedimento fu molto imitato da altri incisori, tra cui il Callot e il Della Bella. Tra i libri da lui illustrati, il Tasso, con tavole a piena pagina, resta la sua interpretazione più felice. Un ritratto del T. fu inciso dal romano Ottavio Leoni (1574-1625).
Bibl.: G. Baglione, Le vite de' pittori, scultori, ecc., Napoli 1743; P. A. Orlandi, Abbecedario pittorico, Napoli 1763, coll. 111 e seg.; A. Bartsch, Le Peintegraveur, XVII, Vienna 1870; L. Lanzi, Storia pittorica dell'Italia, XIV, Venezia 1839, p. 276; Ch. Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, III, Parigi 1859; A. Calabi, L'incisione italiana, Milano 1931.