• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

TARI, Antonio

di Cecilia Motzo Dentice di Accadia - Enciclopedia Italiana (1937)
  • Condividi

TARI, Antonio

Cecilia Motzo Dentice di Accadia

Filosofo e teorico di estetica, nato in Santa Maria Capua Vetere il 1° luglio 1809, morto a Napoli il 15 marzo 1884; fu professore fin dal 1861 in quell'università.

La sua opera principale è l'Estetica ideale (Napoli 1863), che vuol essere una "estesinomia", una metafisica del bello, volta a indagare l'essenza del bello nello spirito conoscente, e a dedurne le varie categorie (del sublime, del comico, del drammatico). La 2a parte del sistema (Estetica esistenziale), "estesigrafia", che ricerca attraverso i regni della natura il bello oggettivo, dal T. ritenuto indispensabile materia prima al lavoro della fantasia, fu pubblicata postuma non integralmente, ma a larghi tratti (Bari 1923-26); la 3a (Estetica reale), "estesiprassia", che indaga il bello concreto, nella sua realizzazione effettiva nell'opera d'arte e sviluppa la dottrina delle varie arti, è rimasta inedita. Uomo di larga e geniale erudizione, esperto di molte lingue e letterature, ma di mentalità filosoficamente non abbastanza disciplinata, forse più artista e virtuoso che non filosofo, il T., che si formò nell'ambiente hegeliano della prima metà, e respirò l'atmosfera mossa e vivace della seconda metà dell'Ottocento napoletano, esercitò scarso influsso sulla cultura contemporanea. Il suo hegelismo era intinto di agnosticismo e di trascendenza. La sua estetica, scarsamente originale nelle linee della costruzione, che risente l'influsso soprattutto di T. Vischer, e, in minor misura, del Kostlin e del Carrière, è originalissima nello sviluppo: sullo sfondo di un macchinoso schematismo triadico fiorisce una lussureggiante vegetazione di immagini scintillanti, di reminiscenze letterarie, di quadri di colore, in cui non manca qualche pennellata vernacola; il tutto percorso da un caldo sentimento della natura e da una vivace osservazione della vita. Il suo sistema si propone di conciliare in un superiore ecclettismo l'estetica hegeliana con quella herbartiana.

Bibl.: A. Cotugno, Le lettere di A. T. in difesa dell'Innominabile, Trani 1905; B. Croce, Lettere inedite di A. T. su argomenti filosofici e letterari, in La Critica, 1910; id., Estetica (Storia), 6a ed., Bari 1928; id., La lett. della nuova Italia, 3a ed., ivi 1930-31, I e IV; G. Gentile, Le origini della filosofia contemporanea, III, ii, Messina 1923; C. Dentice di Accadia, Il bello nella natura (Estetica esistenziale) di A. T., in La Critica, 1923-24-25-26.

Vedi anche
Benedetto Cróce Cróce, Benedetto. - Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette i genitori, fu accolto a Roma in casa dello zio Silvio Spaventa, e vi rimase sino ... Spavènta, Bertrando Spavènta, Bertrando. - Filosofo e storico della filosofia (Bomba 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali più per condiscendenza verso la famiglia che per intima convinzione, si stabilì (1840) a Napoli e aprì (1846) col fratello Silvio una scuola privata di filosofia, che dovette presto chiudere; ... Prati, Giovanni Prati (propr. de' Prati), Giovanni. - Poeta (Campomaggiore, Trento, 1814 - Roma 1884). La sua opera Edmenegarda ha segnato una data importantissima nella storia della poesia italiana dell'Ottocento. Essa è la prima testimonianza del nuovo aspetto che il Romanticismo ha assunto in Italia presso la nuova ... Settembrini, Luigi Patriota e letterato italiano (Napoli 1813 - ivi 1876). Intrapresi gli studî giuridici, si dedicò in seguito, come allievo di B. Puoti, agli studî letterarî; nel 1835 conseguì la cattedra di eloquenza a Catanzaro, dove fondò, insieme a B. Musolino, la setta dei Figliuoli della Giovine Italia. Arrestato ...
Altri risultati per TARI, Antonio
  • TARI, Antonio
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 95 (2019)
    Alessandro Savorelli TARI, Antonio. – Nacque il 4 luglio 1809 a Santa Maria Maggiore in provincia di Caserta (dal 1862 Santa Maria Capua Vetere), da Giuseppe, conservatore delle ipoteche per la provincia di Terra di Lavoro, e da Anna Cossa. La data di nascita, in precedenza indicata come 1° luglio, ...
  • Tari, Antonio
    Dizionario di filosofia (2009)
    Filosofo italiano (Santa Maria Capua Vetere, Caserta, 1809 - Napoli 1884). Insegnò nell’univ. di Napoli (dal 1861). Uomo di larga erudizione e di vari interessi, T. si formò nell’ambiente hegeliano della prima metà, e respirò l’atmosfera vivace della seconda metà dell’Ottocento napoletano, ma esercitò ...
  • Tari, Antonio
    Enciclopedia on line
    Filosofo (Santa Maria Capua Vetere 1809 - Napoli 1884), prof. nell'univ. di Napoli (dal 1861). Il suo sistema estetico, di derivazione hegeliana e herbartiana, si caratterizza non tanto per la struttura filosofica, di scarsa originalità, quanto per la vivacità e la ricchezza letteraria dell'esposizione ...
Vocabolario
tarì
tari tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento,...
tari
tari (o tèri) s. m. [dall’indostano]. – Nome indiano di un albero indomalese (Caesalpinia digyna), e dei suoi legumi (detti in commercio dividivi indiani), che sono adoperati quale materiale da concia essendo molto ricchi di tannino.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali