SILVANI, Antonio
Uomo politico e giurista, nato a Bologna il 16 marzo 1783, morto ivi il 3 dicembre 1847. Professore di testo civile nell'università di Bologna dal 18 ottobre 1824, scoppiato il moto rivoluzionario del 1831 nell'Italia centrale, fece parte (4 febbraio) del governo provvisorio della città e provincia di Bologna, assumendovi la carica di ministro di Grazia e giustizia. Seguì il governo a Rimini, poi ad Ancona, dove fu uno dei firmatarî della capitolazione del 26 marzo. Imbarcatosi sull'Isotta con gli altri esuli che furono catturati dagli Austriaci, e condotto prigione in Venezia, fu liberato nel luglio e costretto all'esilio in Francia. Tornato nel 1846 a Bologna per effetto dell'amnistia di Pio IX, che lo chiamò a far parte della commissione per la sistemazione dei codici civile e penale, fu reintegrato nella cattedra (24 luglio 1847) ed eletto alla Consulta di stato.
Bibl.: Gazzetta di Bologna, suppl. al n. del 17 dicembre 1847; M. Minghetti, Elogio funebre di A.S., in Annali della Soc. agraria di Bologna, 1851; G. Vicini, La rivoluz. dell'anno 1831 nello Stato Romano, Bologna 1889; A. Sorbelli, L'epilogo della rivoluz. del 1831. Da Rimini a Venezia, Modena 1931.