BETTINI, Antonio Sebastiano (Anton Bastiano)
Figlio dell'architetto Giovanni Battista (ricordato solo nelle. notizie del figlio, e di cui non si conosce esattamente l'attività), nacque a Firenze il 20 genn. 1707. Fu allievo di G. C. Sagrestani e di O. Dandini, e protetto della famiglia Salviati; nel loro palazzo eseguì quadri e affreschi e, a spese loro, fu mantenuto nel 1737 a Roma, dove, alla scuola di S. Conca, completò la sua formazione copiando le opere di Raffaello, dei Carracci e di altri.
Da queste notizie, tramandateci dal Museo Fiorentino,traspare un'educazione nell'ambito della cultura più classicheggiante del tempo: il passaggio dalla scuola del Sagrestani, pittore di macchia, a quella più tradizionale del Dandini, la scelta, a Roma, del Conca come maestro, l'adagiarsi nel mecenatismo non proprio ristretto, ma certo vincolante, di una delle prime famiglie fiorentine lo dimostrano pittore della corrente più conservatrice dell'epoca.
Nessuna delle opere del B. ricordate in Firenze dalle fonti settecentesche è oggi visibile: né lo sfondo a olio con l'Aurora, il Sole, Morfeo e altre figure nel palazzo Salviati (dove erano anche due quadri, S. Francesco di Paola e un angelo e S. Antonino),né l'affresco con S. Andrea Corsini nel convento della Nunziatina; né, infine, il S. Camillode Lellis eseguito per S. Gregorio sulla Costa, passato poi a S. Margherita de' Ricci, e di qui scomparso, che con la sua data (1774) ci offre l'ultima notizia sul pittore, di cui non è noto l'anno di morte.
Nei depositi delle Gallerie (v. invent. manoscritto, ivi) si trovano il suo Autoritratto e uno Sposalizio mistico di s. Caterina.Altre sue opere sono citate dal Museo Fiorentino nella chiesa di Settimello, a Scandicci (chiesa, cappella della villa Baldigiani), a S. Piero a Carignano (Mugello), in S. Maria delle Selve (Lastra a Signa). Solo di quelle di S. Maria delle Selve vi è una testimonianza moderna (Bacchi, 1926): si tratta di due tele (Comunione di s. Maria Maddalena de' Pazzi; Elia rapito sul carro di fuoco getta il mantello ad Eliseo),di cui la prima è firmata e datata sul retro 1757. Infine, alla vendita Gatterburg-Morosini (Parigi 1894) passò una sua Mater dolorosa.
Per una ricostruzione dell'artista andranno espunte dal suo catalogo le lunette del chiostro di S. Maria del Carmine, che gli vengono attribuite dal Richa e dal Museo Fiorentino,ma che, datate 166… e siglate "DB", appartengono molto probabilmente a Domenico Bettini.
Bibl.: G. Richa, Not. istor. delle chiese fiorentine,IX, Firenze 1761, p. 118; X, ibid. 1762, pp. 88, 89, 285; Serie di ritratti originali di eccellenti pittori (Museo Fiorentino),II,parte 2, Firenze 1766, biografia XVII; L. Lanzi, Storia pittorica della Italia,Bassano 1809, I, p. 236; P. Zani, Encicl. metodica… delle Belle Arti,I,4, Parma 1820, p. 27; H. Mireur, Dict. des ventes d'art faites…pendant les XVIIIme et XIXme siècles,I,Paris 1901, p. 224; G. Bacchi, S. Maria delle Selve,Firenze 1926, p. 18; W. e E. Paatz, Die Kirchen von Florenz,II,Frankfurt a. M. 1941, p. 383; III, ibid. 1952, p. 98; IV, ibid. 1952, p. 403; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon,III,p. 544.