Poeta (Firenze 1309 circa - ivi forse 1388); fu campanaro e poi banditore del comune, dal quale ebbe anche incarichi più importanti. Nel suo ricco canzoniere prevalgono i componimenti gnomici e quelli che cantano l'avventura piacevole e l'amore sensuale; vi spiccano i quadretti di vita fiorentina. Scrisse anche molte poesie storiche, in gran parte sirventesi, di argomento contemporaneo; il Centiloquio, versificazione in terzine della cronaca di G. Villani; e numerosi cantari (Bruto di Bretagna, Madonna Lionessa, Gismirante, La reina d'Oriente, ecc.) in ottave rozze ma non prive di qualche efficace tratto popolaresco. Lasciò uno zibaldone di componimenti, appunti e notizie (Libro di varie storie, o Fiorita), pubblicato nel 1957, a cura di A. Varvaro.