Scrittore (Palermo 1893 - Roma 1976). Provvisto di una larga cultura umanistica, con accentuati interessi linguistici e filosofici, cominciò a pubblicare sotto varî pseudonimi sin dagli anni Trenta (Sul ponte di Avignone, 1938, rist. 1985; Il principe Rakoczi, 1949, e Il capitano misterioso, 1950, rist. col tit. Due racconti di Sallino Sallini, 1978), ma si fece conoscere solo in età avanzata, dopo essere andato in pensione come alto funzionario statale: Signorina Rosina (1956); Si riparano bambole (1960); Ravenna (1962); Paginette (1964); La bicicletta (1966); Sinfonia (1966); Nuove paginette (1967); Testamento (1969); Pagelle I (1973); Pagelle II (1975); Giunte e virgole (1975); Ultime e penultime (post., con una nota di G. Contini, 1978). La singolare posizione che l'opera di P. ha assunto nel quadro della letteratura contemporanea, fino a essere assimilata alla neoavanguardia, è da porre in rapporto con la sua lunga maturazione; oltre alla lezione futurista in essa agiscono i successivi influssi di Joyce, di Gadda, del nouveau roman, che portano P. alla dissoluzione della sintassi tradizionale.